Il nostro incontro con Cristo

Un giorno una parola – commento a Apocalisse 1, 18

 

Ascolta la meditazione:

 

 

Io sono il Signore, e non ce n’è alcun altro. Io formo la luce, creo le tenebre, do il benessere, creo l’avversità; io, il Signore, sono colui che fa tutte queste cose

Isaia 45, 6-7

 

Ero morto, ma ecco sono vivo per i secoli dei secoli, e tengo le chiavi della morte e dell’Ades

Apocalisse 1, 18

 

In un tempo difficile, travagliato, dove la guerra e la violenza imperversano, Cristo ti chiama. Giovanni, dopo aver visto Cristo, cade ai suoi piedi come morto. Giovanni non cade per la paura, neanche per la sorpresa ma perché finalmente si scopre debole e ai piedi di Cristo. La visione di Cristo gli permette di vedere (gli svela) il suo stato di debolezza e di vulnerabilità. Giovanni è a terra, senza difesa ma è ai piedi di Cristo, all’alba di una nuova vita. Adesso possono germogliare progetti, desideri, forze e speranze.

 

La vita non è più limitata dalla morte ma si apre a nuove possibilità. Cristo è il primo e l’ultimo, ma soprattutto è il vivente. Vita e morte non sono più semplici contrari perché la vita vince per sempre. Questo significa forse che non moriremo più?

Cristo sa che la morte persiste, che la morte aspetta ciascuno e ciascuna di noi. Ma il vivente fa trionfare le forze di vita sulle forze di morte. La fede, questo dono invisibile che Dio ci offre in Cristo, non dà privilegi, non attribuisce meriti o premi ma regala opportunità. Il nostro incontro con Cristo, in tutte le sue forme, orienta il nostro sguardo verso le forze di vita. Riconoscere Cristo in una situazione delicata, travagliata, litigiosa o violenta significa accettare di essere rialzati da Lui dalla nostra quasi morte. E ogni volta che scegliamo la via di Cristo, abbandoniamo la via della morte e le sue forze distruttive.

 

Cristo ci raccoglie ai suoi piedi, ci invita ad alzare lo sguardo verso di lui e a rimetterci in cammino. La risurrezione accade nella nostra vita ogni volta che rispondiamo positivamente a questo incredibile invito a ripartire nella vita, in attesa della risurrezione finale alla quale Cristo ci ha già destinati. Amen.