Lidia e la lezione contro la paura del nuovo

Un giorno una parola – commento a Atti 16, 15

Ascolta la meditazione:


 

Andiamo, andiamo a implorare il favore del Signore e a cercare il Signore degli eserciti!

Anch’io voglio andare!

Zaccaria 8, 21

 

Lidia, dopo che fu battezzata con la sua famiglia, ci pregò dicendo: «Se avete giudicato che io sia fedele al Signore, entrate in casa mia e alloggiatevi». E ci costrinse ad accettare.

Atti 16, 15

 

La strada di Paolo di Tarso incrocia quella di Lidia nel suo viaggio verso l’Oriente, a Filippi, dove si trovavano gruppi di persone vicine all’ebraismo, ma che non erano state circoncise. Dei “simpatizzanti”, diremmo noi, che spesso Paolo converte al cristianesimo. Lidia è una di loro, e abbraccia la nuova fede insieme a tutta la sua famiglia, con entusiasmo. Da notare che si tratta di una commerciante di porpora, quindi una donna con una rilevante posizione sociale, e che il suo ingresso segna quello di tutta la sua famiglia, suggerendo un suo probabile ruolo di matriarca. 

 

È bello l’entusiasmo irremovibile con cui Lidia invita Paolo e i suoi (Timoteo e Sila), a entrare in casa sua, quasi imponendosi, con un piglio da matriarca mediterranea, sulla loro ritrosia. Lidia ci piace, ci è simpatica: non ha paura del nuovo, prima lo vuole conoscere, poi lo abbraccia, poi lo invita in casa, nella persona di Paolo e dei suoi sodali. È coraggiosa, intraprendente, corre verso il tempo che cambia e accoglie, insistendo, chi bussa alla sua porta, portando con sé una luce nuova.

 

Il suo non è un atteggiamento acritico, ottuso, è una che sa quello che vuole, e non accetta la novità per entusiasmo superficiale, ma perché ne è convinta dal profondo. È una lezione contro la paura del nuovo e del diverso. Il mondo cambia, continua a cambiare, e ci sfida. L’atteggiamento di chiusura e di difesa cosa può portare di buono? Le cose nuove possono essere giuste o sbagliate, ma vanno conosciute e capite, prima di essere accettate o rigettate. Lidia non si fa trovare impreparata: conosce, sceglie, accoglie, e apre la propria mente, il proprio  cuore, la propria casa. Amen.