Leader di Chiesa in Irlanda: «Bene il ritorno del governo decentrato a Belfast»
«Un Esecutivo e un’Assemblea ristabiliti sono i primi e importanti passi verso il ristabilimento della speranza e di una visione per il futuro»
Il Gruppo dei leader delle Chiese in Irlanda oggi 2 febbraio ha accolto con favore l’atteso ripristino del governo decentrato in Irlanda del Nord e ha riconosciuto le sfide nel raggiungere le armonizzazioni necessarie affinché ciò possa avvenire.
In una dichiarazione congiunta, i leader della Chiesa d’Irlanda anglicana, della Chiesa Cattolica Romana, delle Chiese Presbiteriana e Metodista in Irlanda e del Consiglio Irlandese delle Chiese hanno affermato: «Come leader della Chiesa abbiamo costantemente chiesto al governo del Regno Unito di adottare tutte le misure necessarie per facilitare il ripristino del governo nell’Irlanda del Nord e il ritorno di istituzioni decentralizzate, pienamente funzionanti e dotate di risorse».
Il governo decentrato è un’eredità degli accordi del Venerdì Santo che nel 1998 rappresentarono una pietra miliare nel percorso verso una pacificazione della regione sconvolta dai conflitti fra Unionisti (fedeli alla Gran Bretagna) e nazionalisti (che vogliono un’Irlanda unita). Prevede una gestione condivisa del potere, e se una delle parti in causa rifiuta l’accordo di governo si giunge a uno stallo. A questa complicata necessità politica si somma in questi anni la difficile gestione del post Brexit fra le due Irlanda e l’Unione Europea.
«Mentre vengono compiuti i passi finali che dovrebbero portare al gradito ripristino del governo decentrato, – recita ancora il testo dei capi delle chiese irlandesi – è importante riconoscere che il governo non è mai semplicemente un fine in sé, ma piuttosto un mezzo per raggiungere un fine. Un Esecutivo e un’Assemblea ristabiliti sono i primi e importanti passi verso il ristabilimento della speranza e di una visione per il futuro. Ma per raggiungere questo obiettivo occorrerà impegnarsi a concentrarsi sul bene comune. Significherà dare priorità ai bisogni dei nostri concittadini più vulnerabili ed emarginati. E ciò significherà a volte prendere le decisioni difficili, attese da tempo, necessarie per trasformare i nostri servizi pubblici, molti dei quali sono vicini al punto di rottura».
I leader della Chiesa hanno continuato: “Il governo in partenariato sarà quasi sempre impegnativo, ma nella migliore delle ipotesi può essere molto più della somma delle sue parti collettive. Può essere lo strumento per costruire insieme un futuro migliore e più sicuro per tutti i nostri concittadini, affrontando e risolvendo i problemi e cogliendo le nuove opportunità che si aprono.
Nel novembre 2023 ci siamo incontrati separatamente con ciascuno dei principali partiti politici dell’Irlanda del Nord e le discussioni sono state positive e costruttive. Ciascun partito ha espresso il desiderio e la volontà di fare un passo avanti e svolgere il proprio ruolo nelle istituzioni restaurate, se solo si fosse potuta superare la sfida di ripristinare la devoluzione. Ci stiamo avvicinando a quel momento».
I leader della Chiesa hanno concluso dicendo: «Poiché in questi prossimi giorni i nostri partiti politici cercano di andare avanti insieme, agendo per il bene comune e governando per tutti, lo fanno con il sostegno e le preghiere di molti nella nostra società, noi compresi».