
La guida di Dio
Un giorno una parola – commento a Michea 7, 14
Pasci il tuo popolo con la tua verga
Michea 7, 14
È lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori, per il perfezionamento dei santi in vista dell’opera del ministero e dell’edificazione del corpo di Cristo
Efesini 4, 11-12
Care lettrici, cari lettori, da qualche tempo ci siamo abituati ai contorni sempre più incerti della politica. Pare che di fronte alla complessità del mondo contemporaneo, le personalità di chi si impegna per la “città” da un lato sbiadiscano o si fissino su alcuni temi, spesso nell’opposizione accalorata agli altri, dall’altro che si profilino proposte semplicistiche, autoritarie, ad effetto, veementemente risolutive.
Va da sé che, sullo sfondo di questo quadro inquietante, sarebbe stato sciocco aspettarsi visioni di ampia saggezza alla recente Conferenza sulla Sicurezza di Monaco.
Se mi permettete un’analogia col mondo delle chiese, è un po’ come quando si erge la Bibbia a compendio di risposte chiare e univoche sulla nostra vita, nella convinzione di opporre al vuoto ermeneutico del mondo la certezza di una spiegazione divina inequivocabile. Sappiamo, quanto illusoria è questa fede, teologicamente sbagliata e umanamente deleteria.
Nella Bibbia, invece, Dio non trasmette soluzioni e ricette ma parla coinvolgendosi personalmente nelle vicende umane. Come con il profeta Michea, il cui nome porta già il significato dell’impegno di Dio per l’umanità: “Chi-come-il Signore”. Chi come lui sa guidare il suo popolo con saggezza, giustizia e misericordia, rispetto alle guide politiche troppo attente ai propri interessi. O come vediamo nella passione dell’apostolo Paolo nel difendere la pluralità, cioè la vitalità dello Spirito nelle comunità cristiane, dove era sempre in agguato il rischio di qualche polarizzazione e semplificazione totalizzante.
Oggi la chiamiamo democrazia, che diamo per scontata ma avvertiamo come fragile ancora una volta. Ci servono le visioni dei grandi uomini e delle donne della Bibbia, che si sono considerati però semplici ministri di quella Parola, di quel Dio che si offre a governare i regni umani con la severità più netta e l’affetto incondizionato di un padre. Amen.