
La Chiesa metodista unita tedesca ha un nuovo vescovo
Eletto il pastore Werner Philipp; nei prossimi mesi ci saranno ulteriori movimenti nella denominazione
Il 13 febbraio scorso la Conferenza centrale della Germania della Chiesa metodista unita ha eletto quale vescovo il pastore Werner Philipp, sovrintendente di distretto nella parte orientale del paese (distretto di Zwickau, eletto nel 2019 dalla Conferenza annuale della Germania orientale). Ne dà notizia il sito internet del Consiglio dei vescovi della Umc.
Cinquantasette anni, succede ad Harald Rückert, per un mandato di 4 anni che può essere rinnovato fino a tre mandati (12 anni).
Lo scorso anno Philipp era stato eletto dalla Conferenza centrale nella Commissione che pianifica i lavori dell’assemblea legislativa: con la sua elezione a vescovo, la Conferenza centrale della Germania dovrà eleggere un altro tedesco nella Commissione. La Conferenza centrale tedesca comprende tre conferenze annuali, organismi regionali costituiti da più chiese e altri ministeri.
Attualmente la Chiesa metodista unita è formata, al di fuori degli Usa (che comprendono a loro volta cinque Conferenze dette giurisdizionali), sette conferenze centrali: Africa, Congo, Africa occidentale, Europa centrale e meridionale, Germania, Europa settentrionale ed Eurasia, Filippine.
Le Conferenze centrali eleggono i loro vescovi e hanno l’autorità di adattare parti del Libro delle Discipline, sulla base dei loro contesti locali.
Quest’anno è prevista l’elezione di altri otto nuovi vescovi nelle Conferenze centrali di Africa, Congo, Nord Europa ed Eurasia. Non sono invece previste elezioni nella Conferenza dell’Europa centrale e meridionale. Dopo la rielezione di tre vescovi nelle Filippine lo scorso novembre, tra cui Ruby-Nell Estrella, la prima donna vescova dell’area (eletta nel 2022), l’elezione di due vescovi nella Conferenza dell’Africa occidentale in dicembre, e appunto l’elezione di Werner Philipp in Germania pochi giorni fa, in marzo è prevista l’elezione di quattro vescovi in Africa centrale, dove sono previsti anche gli ultimi passaggi per creare due nuove Conferenze, Africa orientale e Sud Africa; tre vescovi saranno eletti nella Conferenza centrale del Congo, mentre in aprile un vescovo sarà eletto in Europa settentrionale ed Eurasia, inoltre è previsto il distacco della regione eurasiatica, che comprende Russia, Bielorussia, Kirghizistan e Kazakistan, per creare una denominazione metodista autonoma.
Tra i principali motivi di divergenza, come abbiamo raccontato più volte, la questione dello status delle persone Lgbtqia+ all’interno della denominazione (sacerdozio, matrimonio, ecc.), che ha portato alla scissione di una parte della denominazione e la creazione di una nuova, la Global Methodist Church nel 2022. Tra il 2019 e il 2023 la Umc ha perso circa un quarto delle sue chiese negli Usa.
Come ha sottolineato sul sito della Chiesa evangelica metodista tedesca il nuovo vescovo Philipp, che nella sua formazione ha anche un percorso sulla “mediazione e gestione dei conflitti”, il suo compito è di mantenere unita la chiesa, una «unità nella diversità, che è ciò che la rende forte e bella»: un messaggio importante, in tempi di polarizzazione dentro e fuori le chiese, che si accompagna alla volontà di non agire soltanto in termini di conservazione o ripiegamento, ma di «vedere il potenziale, scoprire punti di partenza per cose nuove».