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Quasi due milioni di euro per il Castello di Miradolo

 

L’ultimo numero dell’Eco delle Valli Valdesi free press affronta l’argomento “castelli” del Pinerolese in provincia di Torino (sfogliabile e scaricabile qui). Fra gli altri anche quello di Miradolo, oggi di proprietà della Fondazione Cosso che da anni ha iniziato un grande lavoro di recupero e valorizzazione. Oltre al Castello vero e proprio è da segnalare la presenza del parco, con una importante biodiversità e alberi unici.

Proprio questo aspetto è stato protagonista di un progetto che si è classificato ottavo in graduatoria tra i migliori progetti italiani e primo in Piemonte tra tutti i partecipanti della regione all’interno di un bando del ministero della Cultura dedicato ai parchi e ai giardini storici, finanziato dall’Unione Europea attraverso i fondi NextGenerationEU. I fondi assegnati a Miradolo sono notevoli e comporteranno lavori di grande entità: ben 1.869.432 euro (pari al 100% della somma richiesta) sono infatti stati concessi e consentiranno di migliorare l’offerta culturale e di servizi oltre alla gestione, manutenzione, sicurezza, sostenibilità ambientale e accoglienza del Parco.

Parco che nel passato è stato utilizzato impropriamente e poi abbandonato fino al 2007. Dal 2008 la Fondazione Cosso ha preso in gestione il Castello, il Parco e le pertinenze ormai in degrado avviando sin da subito un imponente lavoro di restauro che sarà intensificato proprio grazie ai fondi del PNRR.

«È indubbiamente una grande soddisfazione – commenta Paola Eynard, direttrice e vicepresidente della Fondazione Cosso – vedere il riconoscimento del lavoro di cura e valorizzazione portato avanti in questi anni e allo stesso tempo la conferma della validità del progetto che ho immaginato insieme a una squadra appassionata, che ci tengo a ringraziare. I fondi ci permetteranno di dare nuovo slancio al recupero già avviato. Sarà un lavoro lungo, complesso ma ci permetterà di recuperare un parco ultracentenario e metterlo ancora di più a disposizione della comunità. Il Castello di Miradolo, infatti, vuole essere un “castello contemporaneo” così come sarebbe un castello oggi: aperto al dialogo tra le arti, al territorio e alle persone che lo vivono, attento alle categorie fragili, capace di mettere in pratica progetti di divulgazione e inclusione culturale. Mi fa piacere osservare che il Ministero ha premiato una realtà privata come la nostra Fondazione, a dimostrazione che pubblico e privato possono lavorare insieme realizzando progetti utili all’intera comunità».

Gli interventi previsti intendono mettere a sistema e integrare la proposta destinata al pubblico con l’obiettivo di aumentare e diversificare il flusso di visitatori, innovando i contenuti multimediali e gli strumenti per il supporto alla visita, aggiornando e completando in maniera integrata i sistemi di manutenzione e gestione del verde e ottimizzando i consumi energetici e idrici.

In particolare, saranno effettuati nuovi piantamenti per incrementare la fruibilità del parco anche nelle stagioni meno favorevoli (l’inverno e i mesi intermedi) operando una diversificazione botanica con effetti positivi sulla biodiversità del sito e sulla attrattività per la fauna selvatica. Una particolare attenzione sarà dedicata ai “vecchietti” del Parco, gli alberi anziani che sono già oggetto di cure speciali secondo la filosofia scelta dalla Fondazione Cosso, cioè di curare gli alberi con lo stesso approccio che si usa con le persone. Le analisi di stabilità degli alberi e la redazione della carta del rischio, così come le potature e gli abbattimenti mirati permetteranno di ampliare i percorsi aperti al pubblico. Sarà allestito a verde l’orto, anche in funzione didattica.

Un altro aspetto centrale del progetto è legato all’acqua, oggi più che mai diventata basilare tra i temi ambientali. Grazie ai fondi si lavorerà alla rifunzionalizzazione del lavatoio e della rete di canali irrigui, che permetterà il miglioramento del sistema di irrigazione sfruttando le “bialere” i canali tradizionali del Piemonte e ottimizzando il consumo di acqua, limitando gli sprechi. Un altro progetto riguarderà la limonaia neogotica, che sarà oggetto di lavori per il contenimento dei consumi energetici e idrici; saranno allestiti punti di ricarica elettrica per auto e biciclette e, nell’ottica di una accessibilità diffusa, saranno messi a disposizione mezzi di mobilità per disabili motori con il miglioramento dei percorsi, del bancone bookshop/biglietteria, il rinnovamento della segnaletica della sicurezza e informativa in chiave inclusiva, l’allestimento di una biglietteria al cancello di ingresso. Saranno inoltre recuperati nuovi spazi dedicati alla didattica e servizi per ampliare l’utenza ai giovani.