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Montagne senza banche

Il 7% della popolazione italiana vive in territori dove non ci sono più agenzie bancarie: record in Piemonte (13,8%), ma il fenomeno è particolarmente marcato nel Mezzogiorno e nelle isole, dove l’11% degli abitanti non ha uno sportello bancario “sotto casa”. La Campania è la prima regione per numero di abitanti senza banca: sono 700.000.

Cresce il rischio di allontanare milioni di soggetti dal circuito legale della finanza e dell’economia.  «I dati diffusi nei giorni scorsi dalla Fabi, Federazione autonoma dei bancari italiani, conferma quello che l’Unione nazionale comuni comunità enti montani ripete da tempo – sottolinea il presidente, Marco Bussone –. E cioè che la smobilitazione delle banche dai territori è un problema nazionale, che Uncem ha rappresentato da dieci anni a oggi ad Abi, Banca d’Italia, Consob, istituti di credito. Abbiamo portato in piazza i cittadini con i sindaci arrabbiati, abbiamo detto a tutti di cambiare banca se quella banca chiude. Abbiamo spinto le comunità a fare azioni “di rottura”, togliendo i conti correnti. Lo diciamo ancora. I dati Fabi confermano che i sindaci avevano e hanno ragione. Alcuni hanno avuto risposte concrete, con la banca che ha chiuso e poi è tornata, accorgendosi dell’errore, come a Monticello d’Alba. Servono azioni istituzionali per mettere un argine alla smobilitazione dei servizi, compresi quelli bancari». 

Non sono mancate proposte di nuove soluzioni con uffici mobili, sportelli organizzati diversamente dal passato, un nuovo modello di banca dei territori e delle comunità a prova di futuro. 

Così come rappresenta un’alternativa il ricorso all’home banking con la possibilità di effettuare direttamente da casa varie operazioni; ma se questa soluzione è ampiamente praticata da chi ha un’età relativamente giovane (è senz’altro il caso di quelle famiglie che si sono insediate in montagna negli ultimi anni, ndr) ben diversa è la situazione e la conoscenza digitale di molti abitanti delle valli; anziani per lo più.

Ovviamente, questa soluzione presupporrebbe un elevato standard delle connessioni, cosa che, in molti casi, non c’è. 

E un primo passo per avvicinare le banche ai territori, è azzerare i costi e le commissioni per i pos negli esercizi commerciali. Ora sono troppo alte, naturalmente a beneficio dell’istituto di credito, che se ne va e continua a guadagnare».