Riconoscere la presenza di Dio nella nostra vita
Un giorno una parola – commento a Luca 2, 29-32
Manda la tua luce e la tua verità, perché mi guidino, mi conducano al tuo santo monte e alle tue dimore
Salmo 43, 3
Simeone disse: «Ora, o mio Signore, tu lasci andare in pace il tuo servo, secondo la tua parola; perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, che hai preparata dinanzi a tutti i popoli per essere luce da illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele».
Luca 2, 29-32
Simeone pronuncia queste parole nel tempio di Gerusalemme, quando prende tra le braccia il bambino Gesù. È un uomo anziano, giusto e pio, che ha atteso per tutta la vita il compimento della promessa di Dio. Nel suo canto non c’è ombra di rimpianto, ma una pace profonda che nasce dall’aver riconosciuto la presenza di Dio nella realtà concreta della sua vita.
Il miracolo, per Simeone, non è fatto di gesti straordinari: è la capacità di vedere, di lasciarsi illuminare da ciò che Dio pone davanti ai suoi occhi. Non gli viene data una vita più lunga, né una risposta a tutte le sue domande; gli viene dato un incontro. E questo basta perché il suo cuore si apra alla gratitudine e alla benedizione.
Anche noi, spesso, attendiamo che qualcosa cambi prima di poter finalmente “andare in pace”: una situazione che si risolva, una ferita che guarisca, una rottura che si ricomponga. Ma il testo ci suggerisce che la pace non è il risultato di condizioni perfette: nasce quando riconosciamo che la salvezza di Dio ci raggiunge qui, nel presente che viviamo. Una salvezza preparata “dinanzi a tutti i popoli”: nessuna persona esclusa, dimenticata, lasciata indietro.
La luce che illumina le genti non è un faro accecante, ma una presenza che rischiara passo dopo passo. E la gloria di Israele non è trionfo, ma fedeltà che attraversa le generazioni.
Oggi possiamo lasciarci guidare dalla stessa luce: non per evadere dalla realtà, ma per viverla con occhi nuovi. Come Simeone, anche noi possiamo dire: “I miei occhi hanno visto la tua salvezza”. E da quella visione nasce una pace che niente e nessuno può toglierci. Amen.
Immagine: Benjamin West, Simeone e il bambino, Museo della Shenandoah Valley, Winchester, Virginia