Un messaggio di odio che tradisce il Vangelo

Appello al Governo britannico di due reti che sostengono le minoranze etniche

 

Il Racial Justice Advocacy Forum (RJAF) e il National Church Leaders Forum (NCLF) hanno lanciato un appello urgente al governo britannico affinché protegga e sostenga le persone che, nel Paese, si sentono nuovamente “spaventate, indesiderate e minacciate” a causa della loro etnia.

In una dichiarazione congiunta, le due organizzazioni hanno denunciato la crescente ostilità anti-migranti alimentata dall’estrema destra, che – sottolineano – «minaccia la sicurezza dei richiedenti asilo, dei rifugiati e delle persone nere e ispaniche».

 

Il RJAF, coalizione ecumenica di cristiani neri e ispanici impegnata nella promozione della giustizia razziale dentro e fuori la Chiesa, ha espresso una preoccupazione “specifica e urgente”: «La predicazione dell’odio e la diffamazione dei richiedenti asilo e dei rifugiati, spesso sotto la bandiera del nazionalismo cristiano, distorcono la fede cristiana, minano la coesione sociale e alimentano l’intimidazione e la potenziale violenza».

Accanto al RJAF, il NCLF – alleanza di leader religiosi di diversa provenienza – ha ribadito il proprio impegno per l’uguaglianza e la coesione sociale, ricordando il ruolo delle comunità nere e delle minoranze etniche (BME) nel dibattito pubblico britannico.

 

«Riconosciamo che i recenti dibattiti sull’immigrazione abbiano generato preoccupazione in molti cittadini», afferma la dichiarazione. «Difendiamo la libertà di parola e la protesta pacifica, ma siamo testimoni dell’ascesa di un nazionalismo cristiano intriso di supremazia bianca, sostenuto da influenti figure sociali e politiche nel Regno Unito e negli Stati Uniti. Questo è profondamente preoccupante».

Le due organizzazioni ricordano che il messaggio cristiano autentico è in netto contrasto con tali derive ideologiche: «Il cristianesimo non predica la selezione etnica, l’odio o la violenza. Gli insegnamenti di Cristo si fondano su amore, misericordia, pace e giustizia, e invitano i fedeli a essere testimoni di verità e compassione, pregando per i governi chiamati a prendere decisioni difficili per il bene comune».

 

RJAF e NCLF condannano con fermezza anche l’uso di simboli religiosi durante proteste anti-migranti: «Usare croci, inni o preghiere cristiane in manifestazioni intrise di razzismo, xenofobia e islamofobia è un oltraggio. Tali proteste diffamano il cristianesimo di Gesù Cristo, che ha esteso la sua grazia a tutti, senza distinzione di nazionalità, etnia o credo».

 

Le due realtà ecclesiali hanno quindi invitato tutti i leader cristiani del Paese a unirsi nella denuncia dell’odio, della paura e dell’intolleranza che – avvertono – “stanno influenzando i cristiani in tutta la nazione”.

Come parte del loro impegno, RJAF e NCLF hanno annunciato la convocazione, entro la fine dell’anno, di un dialogo nazionale tra le chiese britanniche sui temi del razzismo, della fede e dell’ascesa del nazionalismo. L’incontro riunirà leader ecclesiastici, teologi e rappresentanti delle comunità per «affrontare le false narrazioni, riaffermare i veri valori del cristianesimo e rafforzare la solidarietà con migranti e rifugiati». Le due organizzazioni auspicano infine la partecipazione all’evento di rappresentanti del governo e delle principali organizzazioni ecclesiali del Paese.