La costruzione della storia valdese nella cultura europea

Una conferenza alla Société de l’Histoire du Protestantisme Français di Parigi sarà tenuta da Marco Fratini e Samuele Tourn Boncoeur del Centro culturale valdese

 

Il prossimo 11 ottobre, a Parigi, Marco Fratini e Samuele Tourn Boncoeur, rispettivamente bibliotecario e conservatore del Museo della Fondazione Centro culturale valdese di Torre Pellice (To) saranno ospiti della Société de lHistoire du Protestantisme Français (SHPF) dove terranno una conferenza dal titolo La construction de lhistoire du mouvement vaudois dans la culture européenne. De Valdo de Lyon jusqu’à nos jours in cui verranno ripercorse le tappe del processo di ricerca delle origini e di costruzione della storia del movimento valdese nel corso di otto secoli, letta attraverso la figura del suo “fondatore”. Un percorso ricostruito ed esposto nelle mostra Valdo e i valdesi tra storia e mito, allestita nel 2024 in occasione dell’850° anniversario del Movimento valdese.

 

«Nell’impossibilità di allestire la mostra negli spazi della Société de lHistoire du Protestantisme Français, non adatti, – spiegano i due relatori – siamo lieti di poter esporre i risultati della ricerca anche in Francia, ricordando che tra i centinaia di teologi e uomini di chiesa che hanno contribuito alla costruzione della storia non sono mancati gli autori di lingua francese».

È importante parlare della “costruzione della storia” del movimento valdese perché, come ricorda la locandina dell’evento, se oggi è assodato che l’origine dei valdesi risale alla fine del XII secolo, con Valdo di Lione, nei tempi passati, a partire dalla morte dello stesso Valdo e fino alla seconda metà dell’800, «diversi miti delle origini sono stati elaborati per dare delle radici più antiche al protestantesimo europeo». È quindi importante e interessante andare a scoprire non solo questi miti ma anche le motivazioni che li hanno creati, e le conseguenze che ciò ha avuto in una lunga storia come quella valdese.

 

L’incontro, che si terrà nel pomeriggio, alle 17, è il secondo appuntamento per l’anno 2025-2026 dei “Samedi de la SHPF”, ciclo di conferenze aperte al pubblico, alla scoperta di personaggi e temi della storia protestante.

La Société de lHistoire du Protestantisme Français è stata fondata nel 1852 ed è una delle più antiche società scientifiche francesi (riconosciuta dal Consiglio di Stato nel 1870 come ente di pubblica utilità). Il suo compito è conservare i documenti relativi alla storia del protestantesimo francese, ma anche sviluppare la ricerca in questo ambito. Lo fa attraverso una ricca biblioteca (dal 1885) che conta circa 100.000 volumi, fonti manoscritte e e iconografiche, lasciti, un patrimonio che l’ha resa meta di ricercatori e studiosi anche dall’estero, e pubblica una rivista trimestrale, la Revue dHistoire du protestantisme (già Bulletin historique et littéraire de la Société de lhistoire du protestantisme).

 

Alla SHPF afferiscono anche il Musée du Désert di Mialet e il Musée Jean Calvin a Noyon. E, con la Fondazione «Eugène Bersier», ha creato il Museo virtuale del protestantesimo.

In quanto co-animatrice della rete europea dei musei del protestantesimo, del suo Comitato fanno parte, tra gli altri, i presidenti di società e associazioni protestanti in Svizzera, Belgio, Paesi Bassi, Gran Bretagna, Stati Uniti, Germania e appunto Italia (Fondazione Centro culturale valdese).