L’idea di patto tra locale e globale

Domenica 24 agosto alle ore 20.45 si tiene la serata pubblico del Sinodo valdese e metodista

 

«Da missioni a Chiesa – 160 anni di metodismo in Italia» è il titolo della mostra inaugurata sabato scorso al Centro culturale valdese a Torre Pellice che ripercorre le tappe fondamentali della testimonianza metodista in Italia.

Un viaggio che attraversa città e territori dove si sono formate comunità vive e attente ai bisogni del prossimo e per celebrare il 50° anniversario del Patto di Integrazione tra le Chiese metodiste e valdesi, avvenuto nel 1975.

 

E proprio da questa storia, fatta di relazioni con territori e città, prenderà le mosse anche la serata pubblica del Sinodo, che si terrà al tempio valdese di Torre Pellice domenica 24 agosto alle 20,45. Parola chiave sarà proprio “Patto”. Un concetto dirimente, coniugato in senso laico e sociale rivolto al mondo dei piccoli Comuni, dove la cittadinanza riesce a partecipare alla gestione della “cosa pubblica”. Una serata per comprendere come viviamo i nostri territori e per sostenere le chiese in questo delicato e importante cammino: sostenere la partecipazione democratica dei cittadini (credenti) insieme alle Istituzioni nei territori, nelle aree interne. Una serata dal sapore “glocale” che partirà da ciò che viviamo e vediamo intorno a noi senza dimenticare quel che avviene nel nostro mondo segnato da guerre, tragedie umanitarie, violenze e soprusi, violazioni dei diritti umani e umanitari, crisi economiche e dissesti ambientali.

 

«Guardare, valutare, raccontare ciò che sta accadendo intorno a noi, a partire dalla realtà di quelle aree del Paese c.d. “marginali” o “interne” che qualcuno ritiene votate ad un declino inesorabile, in cui invece, sulla base di patti di cittadinanza attiva e solidale, si possono attivare buone pratiche e progetti di sviluppo creativi e ricchi di umanità»  rileva Alessandra Trotta, moderatora della Tavola valdese. «A partire da tali realtà, vogliamo ragionare insieme su lavoro, povertà (nelle sue tante declinazioni), welfare, giustizia sociale, educazione, inclusione – temi con cui si confrontano anche la nostra fede e la missione delle nostre chiese – andando oltre la semplice assunzione di dati e numeri per interrogarci su come “cercare il bene della città”, quella più vicina e quella di un mondo sempre più interconnesso, che ha fame di parole di speranza e di azioni visionarie che sovvertano la cinica legge del più forte, le lacerazioni disumane e le brutali competizioni create da una forbice sempre più larga fra ricchi e poveri, centri e periferie».

 

Ospiti della serata saranno la sindaca di Rorà (To) Claudia Bertinat; il vicesindaco Gianni Desanti e l’assessora alle Politiche sociali e istruzione Mimma Moscatiello di Omegna (Verbano Cusio Ossola) e ancora Tommaso Cuoretti, sindaco di Londa (Firenze), Comune nel quale l’Otto per mille valdese (Bando Stai) ha sostenuto una scuola di formazione per una economia della rigenerazione territoriale nelle aree interne e montane; infine, Giuseppe Alfarano, sindaco di Camini (Reggio Calabria), dove è attivo un progetto di rigenerazione sociale (al femminile) promosso da Mediterranean Hope, il programma rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia. Chiuderà l’intervento di Alessandra Trotta, moderatora della Tavola valdese.

 

La serata, che sarà condotta dai giornalisti Susanna Ricci e Gian Mario Gillio, proporrà alcune video domande rivolte agli ospiti e una sintesi dell’apertura del Sinodo curate da Roberto Davide Papini. Gli intermezzi musicali saranno proposti dal pianista Paolo Gambino.