Ritornare a Dio

Un giorno una parola – commento a II Cronache 30, 9

 

Il Signore, vostro Dio, è clemente e misericordioso, e non volgerà la faccia lontano da voi, se tornate a lui

II Cronache 30, 9


Io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai convertito, fortifica i tuoi fratelli

Luca 22, 32

 

 

La conversione nella Bibbia ricorda il movimento di cambiare strada, mutare direzione; potremmo dire con un’espressione automobilistica “fare un’inversione a u”.

Il Signore ci fornisce gli strumenti per scegliere e decidere di tornare a lui, perché parla e ci permette di comprendere quanto è fondamentale per motivare le nostre scelte.

 

Spesso percepiamo la nostra esistenza in una dimensione di solitudine e sentiamo il peso di decisioni che sono molto più grandi di noi. Eppure, anche nel momento più drammatico sappiamo che il Signore “non volgerà la faccia lontano da voi”.  Tra noi esseri umani siamo bravi a chiudere la porta in faccia agli altri; per il Signore non è così, perché Egli ha abbattuto ogni muro di separazione tra sé e noi, ed ha stabilito con gli esseri umani una relazione aperta in cui è concessa sempre una possibilità. È scritto nel Salmo 103, 9 Egli non contesta in eterno, né serba la sua ira per sempre. La lode a Dio evidenzia l’aspetto divino della misericordia nelle relazioni con noi.

 

Nel dialogo drammatico di Gesù con Pietro si manifesta il progetto stupendo del Signore per il nostro avvenire. Gesù, infatti, intercede presso il Padre, perché Pietro e i discepoli abbiano un futuro di vita e di comunione. Pietro, dopo il disorientamento del rinnegamento e della fuga, incoraggerà i discepoli e saprà parlare loro, e insieme riprenderanno l’azione di testimonianza com’è scritto nel libro degli Atti (capitoli 1-8). Lo Spirito Santo guiderà la piccola Chiesa nascente nel suo cammino nel mondo.

 

Amen.