C’è sempre un “prima e un dopo”
Un giorno una parola – commento a I Timoteo 1, 13
Isaia disse: «Guai a me, sono perduto! Perché io sono un uomo dalle labbra impure e abito in mezzo a un popolo dalle labbra impure»
Isaia 6, 5
Paolo scrive: «Prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento; ma misericordia mi è stata usata»
I Timoteo 1, 13
«Ognuno di noi ha vissuto qualcosa che l’ha cambiato per sempre» (Alda Merini). C’è sempre un prima e un dopo. Il grande spartiacque della storia è Gesù Cristo, infatti si dice: «prima di Cristo e dopo Cristo». Ma quanti “prima e dopo” conosciamo nella nostra vita, che hanno segnato il nostro cammino, nel bene e nel male? Il prima e il dopo un evento qualsiasi: un trauma, una perdita, il ritrovamento, un incontro, la gioia, l’inconsapevolezza e il risvegliarsi della coscienza.
Anche nella vita di colui che qui racconta di sè, c’è stato un prima e un dopo: da persecutore dei cristiani a perseguitato per amore dell’Evangelo. Prima si chiamava Saulo e non conosceva Gesù, dopo diventa suo discepolo e sarà conosciuto come Paolo, apostolo di Gesù Cristo. E dopo aver ottenuto una vita nuova in Cristo non può far altro che dire: “Io ringrazio Colui che mi ha reso forte, il Signore Gesù, per avermi stimato degno della sua fiducia, ponendo al suo servizio me, che prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento; ma misericordia mi è stata fatta, perché agivo per ignoranza nella mia incredulità; e la grazia del Signore nostro è sovrabbondata con la fede e con l’amore che è in Cristo Gesù» (I Timoteo 1, 12-14).
Se Gesù non gli fosse andato incontro, avrebbe continuato a camminare nel buio, senza che nessun raggio illuminasse il suo sentiero sulla terra, o la sua mèta lassù nel cielo. Non avrebbe conosciuto la sorgente inesauribile della consolazione, della forza, della pace e della speranza incrollabile di fronte alla morte e della gioia trionfante. Ecco cosa sarebbe stato Paolo senza Gesù, ancora schiavo delle sue passioni e del suo peccato. Invece, dopo essere stato illuminato, è cambiato per sempre.