Riesi, preghiera ecumenica per la Pace

Le chiese valdese e cattolica della cittadina siciliana si sono incontrate per dire no a tutti i conflitti

 

«Allontanati dal male e fa’ il bene; cerca la pace e adoperati per essa» (Salmi 34,14)


Come non c’è pace senza giustizia, non può esserci pace con le armi, l’oppressione e la violenza. È a partire da questa convinzione che la Chiesa Valdese di Riesi-Agrigento ha organizzato con don Salvatore Giuliana (parroco della Chiesa Santissimo Salvatore in Riesi e Vicario Foraneo) una serata di preghiera ecumenica lo scorso 20 settembre.

 

Durante il Sinodo delle Chiese metodiste e valdesi di quest’anno si è svolto un ricco dibattito sul tema; dibattito da cui è scaturito un atto (Art. 42) in cui, in riferimento al conflitto israelo-palestinese, le chiese sono state invitate ad «aderire alla settimana di preghiera lanciata a livello mondiale dal Consiglio Ecumenico delle Chiese (Cec)».

 

Tuttavia, Pino Testa (membro UPL -Unione Predicatori Locali- e uno dei promotori della serata), ha ricordato al momento della pianificazione dell’incontro che: «noi facciamo una serata di preghiera per la pace tra i popoli, e non solo tra israeliani e palestinesi, poiché ci sentiamo in dovere di estendere la preghiera anche per tutti i conflitti che non sono oggetto di attenzione mediatica e pertanto rimangono in sordina lasciando le vittime di quest’ultimi ancora più sole e abbandonata a se stesse».

 

Una preghiera ecumenica, dunque che abbracci l’intero pianeta e che dica chiaramente che noi ci opponiamo alle logiche del conflitto, ancor più se armato. Riconosciamo e ci facciamo carico del fatto che nella storia le nostre chiese non sempre si sono opposte con fermezza alla violenza, in qualsiasi forma questa si sia presentata. Come “comunità ecumenica” riunita in preghiera abbiamo ricordato che la pace non si crea un venerdì sera di settembre, la si crea ogni giorno disarmando il nostro pensiero, disarmando il nostro linguaggio, disarmando il modo di relazionarci con il prossimo.

 

La costruzione della pace richiede impegno costante, viceversa sono solo buoni propositi che però non vedono una realizzazione nel concreto. Naturalmente non è mancata l’attenzione anche al creato che spesso è la vittima più silenziosa e dimenticata dei conflitti. Si è ricordato che quando una guerra cessa, non solo le persone restano ferite, ma anche i territori (dispersione di metalli pesanti, sostanze chimiche inquinanti, frammenti radioattivi e altro ancora).

 

Nell’arco della serata ci sono stati anche dei momenti di intensa emozione grazie agl’inni cantati dalla Corale Polifonica Magnificat di Riesi che assieme a una notevole partecipazione cattolica si è unita in preghiera alla comunità valdese.