USA. Lettera degli evangelici ai candidati presidenziali

Più di 500 cristiani evangelici esortano i candidati presidenziali a tener presente i principi biblici quando affrontano la crisi dell’immigrazione

L’Evangelical Immigration Table e World Relief  l’11 gennaio scorso hanno inviato una lettera, firmata da più di 500 cristiani evangelici, ai candidati presidenziali degli Stati Uniti esortandoli a tener presente i principi biblici quando elaborano soluzioni alla crisi dell’immigrazione.

Le due organizzazioni hanno anche lanciato l’iniziativa “Ero uno straniero. 40 giorni di Scritture e preghiere”, una guida a testi delle Scritture e alla preghiera che per 40 giorni accompagnano i cristiani a considerare le questioni relative all’immigrazione con un cuore consacrato.

Anthony Beam, consulente politico per la Convenzione battista della Carolina del Sud e direttore senior di Church and Community Engagement e Public Affairs presso la North Greenville University, ha dichiarato che qualsiasi soluzione alla complicata questione dell’immigrazione dovrebbe essere fondata sulla Parola di Dio.

«La Parola di Dio afferma che il governo ha il compito di mantenere l’ordine e la sicurezza, motivo per cui gli evangelici tendono a insistere sulla sicurezza dei confini», ha affermato Beam, «ma afferma anche la dignità di ogni persona in quanto creata a immagine di Dio».

Mentre l’imago Dei è spesso citata negli ambienti pro-vita, Beam ne ha sottolineato l’applicazione in tutte le considerazioni sulla vita, compresa l’immigrazione, gli immigrati e le loro famiglie.

«Tutti, sia che siano stranieri – se usiamo il termine biblico – immigrati o rifugiati, sono fatti a immagine di Dio», ha detto Beam, «e sono importanti per Dio. Ed è per questo che anche gli evangelici insistono sull’importanza di assicurarsi di trattare gli immigrati con rispetto e con amore, e di cercare soddisfare i loro bisogni».

Molti rifugiati fuggono dalle persecuzioni religiose subite per aver praticato la loro fede in Gesù, ha sottolineato Beam. «Vogliamo che gli Stati Uniti continuino a offrire ai rifugiati… che fuggono dalle persecuzioni, un posto dove venire e essere al sicuro, un posto dove noi possiamo aiutarli nel nome di Gesù Cristo».

Amare, accogliere e cercare giustizia per gli immigrati dovrebbe accompagnare la sicurezza dei migranti, ha affermato Gabriel Salguero, presidente della National Latino Evangelical Coalition.

«Le Scritture affermano il ruolo del governo, motivo per cui riteniamo opportuno insistere sulla sicurezza dei confini, ma comandano anche ripetutamente al popolo di Dio di amare, accogliere e cercare giustizia per gli immigrati. (…) Per noi della National Latino Evangelical Coalition è profondamente deludente e sconcertante quando la retorica intorno a qualsiasi comunità demonizza quella comunità».

Incoraggiando i candidati presidenziali a prendere sul serio l’iniziativa «Ero uno straniero. 40 giorni di Scritture e preghiere», Chelsea Sobolik, direttrice delle relazioni governative di World Relief, ha affermato: «Ovviamente con questa iniziativa non stiamo sostenendo candidati politici o raccomandazioni politiche. Stiamo semplicemente dicendo: “trascorriamo 40 giorni a considerare cosa ha da dire la Bibbia sull’immigrazione”».