Nuovi cieli e nuova terra

Un giorno una parola – commento a Isaia 66, 22

 

«Infatti, come i nuovi cieli e la nuova terra che io sto per creare rimarranno stabili davanti a me», dice il Signore, «così dureranno la vostra discendenza e il vostro nome»

Isaia 66, 22

 

Natanaele gli rispose: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele».

Giovanni 1, 49

 

Il sogno degli uomini e delle donne che ritrovano la libertà perduta è la realizzazione di una società nuova in cui si affermano con stabilità, giustizia e libertà.

L’oracolo del profeta annuncia l’imminente compimento delle promesse di Dio. Trascorso il tempo della precarietà dell’esilio, tuttavia, i sentimenti del popolo sono segnati ancora dai timori dei pericoli che il futuro può riservare loro.

 

I nuovi cieli e la nuova terra sono una creazione di Dio e rappresentano una realtà gioiosa e inedita proiettata nel futuro di pace e benessere permanenti.  Il nostro pensiero va alle promesse di Apocalisse 21-22 in cui il mondo è totalmente rinnovato da Dio e il suo Regno si afferma con la lieta comunione di una nuova umanità redenta.

Le promesse del Signore prefigurano un radioso avvenire in cui morte e sofferenza sono sconfitte. Il futuro del popolo di Dio abbraccerà tutta l’umanità, perché le discordie del male saranno cancellate.

 

La confessione di fede di Natanaele in Giovanni 1, 49 ha le radici antiche dell’annuncio dei nuovi cieli e della nuova terra di Isaia 66.

Purtroppo, ancora oggi per milioni di persone il cielo e la terra sono vecchi luoghi di morte e sofferenza; penso a missili, droni, mine e fame che colpiscono civili inermi cui è stato rubato ogni diritto. Le Chiese possono essere l’avanguardia dell’umanità che cerca pace e giustizia: i testimoni del Regno di Dio.

 

Nel Padre Nostro invochiamo: “Venga il tuo Regno” e “rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori”.  Ricordiamoci del debito di amore con il nostro prossimo, perché ogni azione di fraternità verso l’umanità è restituzione di ciò che gli è stato sottratto sotto questo cielo e in questa terra. Amen.