
Più persone vanno in chiesa rispetto a prima della pandemia
È il dato che emerge da una recente ricerca condotta dalla Alleanza Evangelica nel Regno Unito
Le chiese evangeliche in tutto il Regno Unito registrano un aumento del numero di persone che sperimentano la fede in Gesù. Dall’ultima ricerca della Alleanza Evangelica nel Regno Unito (EA UK) emerge che il doppio delle persone dichiarano di avere una relazione con Gesù rispetto al 2021 durante la pandemia.
Lo studio “Changing Church 2025”, che si basa sulle interviste fatte a 305 leader religiosi e quasi un migliaio di persone, evidenzia come la Chiesa evangelica nel Regno Unito sia cambiata dopo la pandemia.
Sebbene le chiese più piccole stiano faticando, ci sono alcuni risultati incoraggianti, con le chiese che segnalano una maggiore partecipazione e apertura alla fede.
Le chiese hanno registrato un aumento medio della partecipazione del 13% da gennaio 2020, poco prima che il Regno Unito entrasse nel suo primo lockdown.
Inoltre, le persone che si sono impegnate per la prima volta a seguire Gesù – rispetto al numero emerso dall’indagine del 2021 – sono il doppio: una media di 3,5 persone per chiesa negli ultimi tre mesi.
Danny Webster, responsabile della ricerca della EA UK, ha affermato che i risultati indicano che “la vita della chiesa si è ripresa” dopo gli anni difficili della pandemia.
Gavin Calver, CEO di Evangelical Alliance, è ottimista: «Gli ultimi cinque anni hanno cambiato la chiesa evangelica nel Regno Unito. Quello che vedo viaggiando per il paese è che le chiese stanno crescendo, condividendo con fiducia la speranza di Gesù, e una generale apertura alla fede, che si riflette nel nostro nuovo rapporto “Changing Church”».
Nonostante le buone notizie, permangono delle sfide, con lo studio che rileva anche un forte calo della frequenza settimanale. Nel 2020, poco più del 90% delle persone affermava di frequentare la chiesa settimanalmente. Oggi questa percentuale è scesa al 78%.
La ricerca dimostra che le chiese sono cambiate da quando sono state costrette a chiudere a causa della pandemia. (…) Una tendenza chiave identificata nella ricerca è la diversa esperienza tra chiese grandi e piccole.
A vivere una maggiore crescita, ad esempio, sono le chiese più grandi, mentre quelle più piccole si sono ridotte numericamente.
Per quanto riguarda il volontariato, le chiese più grandi hanno avuto visto un aumento rispetto alle chiese di medie dimensioni, che hanno invece registrato un calo. Il numero di volontari è rimasto stabile nelle chiese più piccole. La maggiore carenza di volontariato riguarda il ministero per bambini e giovani.
Una chiesa su cinque ha affermato che la carenza di volontariato stava avendo effetti sulla capacità di gestire alcuni ministeri, mentre circa la metà ha affermato di riuscire a cavarsela con i numeri a disposizione.
Inoltre, le chiese più grandi hanno visto un aumento delle donazioni, ma lo studio ha rilevato che, anche dove questo si è verificato, non è stato sufficiente a tenere il passo con l’inflazione.