«È mancata una parola di compassione»

L’appello del vescovo di Acerra a margine del recente dibattito sull’inceneritore è stato raccolto da un gruppo di pastori e pastore delle chiese campane 

 

Un gruppo di pastori e pastore delle chiese campane, facenti capo alla Federazione delle chiese evangeliche in Italia, e di altre realtà evangeliche della Campania, ha inviato una lettera di sostegno al vescovo di Acerra, Antonio Di Donna, che il 15 febbraio ha diramato una nota a margine del recente dibattito sull’inceneritore di Acerra. Nella nota il vescovo denuncia la mancanza di «una parola diversa, una parola di compassione, di solidarietà alla città di Acerra» da parte di quanti non vivono nella città dell’inceneritore e non sono colpiti da lutti familiari. «Mi sarei aspettato – scrive con amarezza Di Donna –, soprattutto da quelli che vivono nella grande metropoli, dalla quale provengono la maggior parte dei rifiuti che bruciano nell’inceneritore, una parola di tenerezza».

 

L’appello accorato è stato raccolto da diversi responsabili delle chiese evangeliche della Campania che in una lettera al vescovo di Acerra, hanno dichiarato: «recepiamo in pieno il tuo grido di dolore e condividiamo lo sconcerto circa il perdurare di una tale perniciosa situazione nella nostra amata e amara (come la definisci tu) terra.

Dal canto nostro ci sentiamo in obbligo di impegnarci ulteriormente nel sensibilizzare i membri delle nostre chiese ad una maggiore presa di coscienza circa tali condizioni ambientali. 

Oltre a questo, non faremo mancare l’indispensabile supporto delle nostre preghiere al Padre e Creatore dell’universo, affinché si possa giungere ad una definitiva e soddisfacente risoluzione delle attuali problematiche».

 

La lettera si chiude con la dichiarazione degli evangelici ad essere pronti ad aderire a qualsiasi futura iniziativa verrà organizzata per contrastare gli innegabili disagi e danni che l’inceneritore arreca alla popolazione di Acerra e dei paesi vicini.

 

Di seguito i pastori e pastore che hanno firmato la lettera: Massimo Aprile, Jaime Castellanos, Anna Maffei, Antonio Salvato dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia; Pawel Gajewski, Franco Mayer e Letizia Tomassone della Chiesa Valdese – Unione delle chiese metodiste e valdesi; Kirsten Thiele e Alberto Rocchini della Chiesa Evangelica Luterana in Italia; Salvatore Manzi e Giuseppe Verrillo della Comunione delle Chiese Libere; Salvatore Spinelli della Chiesa Pentecostale Fiumi di Vita.