La passione per la Bibbia dal Medioevo a oggi

L’opuscolo della Società di Studi valdesi, ormai diventato libretto, per il XVII Febbraio

 

Nonostante sia da poco terminato il 2025, anno dell’850° del movimento valdese (o forse anche per questo), il libretto che la Società di Studi valdesi pubblica con l’editrice Claudiana in occasione del XVIII Febbraio ritorna sui primi tempi del movimento sorto a Lione nel sec. XII. Nelle pagine di Giuseppe Platone comprese sotto il titolo Leggere le Scritture nel valdismo medievale e altro ancora (pp. 92, euro 9,00), impreziosito dalle illustrazioni di Max Cambellotti, si volge infatti lo sguardo all’epoca in cui si manifestarono questi primi fermenti di testimonianza, che poi hanno assunto contorni più definiti.

 

Da molto tempo, ormai, e molto giustamente, si rileva la grande effervescenza creativa di una lunga stagione a lungo considerata “cupa” e oppressiva. In realtà, sotto la cappa di strutture di potere – ecclesiastico e civile, ma il confine è spesso più che labile – che non potevano essere, allora, molto diverse, si propagavano fermenti di vario orientamento intorno alle Scritture bibliche. Il testo dà conto dunque, in apertura, delle diffuse pratiche devozionali, dei luoghi, dell’uso delle immagini, delle letture dei testi che andavano contro il dettato di un’attività che si voleva riservata ai chierici. Francia meridionale e Nord Italia erano al centro di questi movimenti, che però ebbero presto risonanza fino alla Boemia. La storia valdese è dunque da intendersi come parte di un mondo assai più vasto, che racchiudeva tutti e tutte coloro che si sentivano toccati dal messaggio biblico: «Non crediamo nella Bibbia – si dice nel testo –, crediamo che Dio possa, in quell’opera tutta umana, parlarci».

 

A dispetto delle dimensioni contenute, poi, il libretto è un utile compendio bibliografico, prodigo di note metodologiche: se, sull’onda delle manifestazioni del 2024, si fa più volte un fondamentale rimando all’ultima Storia dei valdesi – in particolare al I volume: «Come nuovi apostoli (sec. XII-XV)», a cura di F. Tasca –, nondimeno queste pagine sono fitte di riferimenti librari che riflettono il progredire degli studi valdesi nel tempo: dai sermoni medievali alla raccolta delle Confessioni di fede alla Bibliografia valdese redatta nel 1953, al I volume della Storia uscita 50 anni fa, a firma di A. Molnar agli studi di K.V. Selge e G. Gonnet.

 

Insomma, un invito continuo ad approfondire, e a farlo andando alle fonti: ma anche una dichiarata passione per la lettura della Bibbia: una cavalcata attraverso i secoli che arriva alla ricerca comune dell’ecumenismo e alle letture più aggiornate, come quelle della teologia femminista.

 

A questo link l’intervista video di Daniela Grill di Radio Beckwith con il pastore Platone

 
Foto tratta dal progetto Teatro delle ombre del Museo valdese di Torre Pellice