
L’ultimo invito che la Bibbia ci rivolge
Un giorno una parola – commento a Apocalisse 22, 17
O Dio, tu sei il mio Dio, io ti cerco dall’alba; di te è assetata l’anima mia
Salmo 63, 1
Chi ha sete, venga; chi vuole, prenda in dono dell’acqua della vita
Apocalisse 22, 17
Il libro dell’Apocalisse è pieno di contrasti: terra e cielo, presente e futuro, morte e vita, alpha e omega, inizio e fine. Il libro sta in fase di chiusura. Il dramma è finito, il giudizio effettuato, il mondo sparito, la nuova Gerusalemme è scesa dal cielo e da ora in poi Dio abiterà col suo popolo. Non c’è quasi più niente da dire. Quasi più niente da scrivere. Infatti, eccoci di nuovo con Giovanni sull’isola di Patmos con l’angelo di Gesù (sì!). Ha poche cose da aggiungere tranne la stessa storia di sempre “chi è ingiusto continui a praticare l’ingiustizia”, “chi è giusto continui a praticare la giustizia” come se tutto fosse già predeterminato, come non ci fosse niente di nuovo sotto il sole.
Eppure, arriva una sorta di post scriptum. Chi lo aggiunge? Lo Spirito? La sposa? Chi ode? Giovanni stesso? È l’ultimo invito che ci viene rivolto dalla Bibbia, invito che è stato già rivolto a tutti popoli dal profeta Isaia, invito rivolto da Gesù a una donna e persino samaritana, nemici storici di Israele. “Chi ha sete, venga; chi vuole, prenda in dono l’acqua della vita”. È un invito universale che non esclude nessuno, nessuna. È un invito rivolto a tutti e tutte che sono assetati di giustizia, bisognosi di senso, desiderosi di futuro. È un invito che arriva dal passato di Giovanni per far breccia nel nostro presente. Si tratta di un dono, non ci sono moduli da riempire né condizioni da adempiere, né versamenti da effettuare. Bisogna fare solo tre cose: la prima, venire; la seconda, prendere; la terza (che è data per scontata), bere.
Non importa chi siamo, non importa dove siamo, non importa cosa abbiamo fatto o non fatto, l’invito è rivolto a noi, oggi, sulla terra, nel tran tran della nostra vita. Non è la fine bensì l’inizio. L’ultimo invito che la Bibbia ci rivolge è un invito alla vita, promessa di salvezza. Amen.