In Siria, tra speranza e paura

Mathieu Busch, pastore e direttore di Azione Cristiana in Oriente, parla della situazione in Siria e in particolare delle Chiese protestanti

 

Il regime del terrore di Bashar al-Assad in Siria è stato annientato nel giro di pochi giorni. «Siamo rimasti sorpresi dalla velocità del cambiamento, con questo movimento Hayat Tahrir al-Sham (HTC), jihadista, erede di Al-Nusra, ramo di Al Qaeda in Siria. Ma per il momento, nei contatti che abbiamo con i pastori locali, nessuna chiesa è minacciata» spiega il pastore Mathieu Busch, direttore dell’Azione Cristiana in Oriente (Aco) al giornale protestante francese Réforme.

 

Creata nel 1922, questa associazione missionaria protestante sostiene le chiese e le opere cristiane, principalmente protestanti, in Medio Oriente. «I culti hanno potuto svolgersi», precisa. «I nostri contatti sperano in un regime più inclusivo, più democratico e più rispettoso della legge, ma temono il caos e i conflitti armati per ottenere il potere. Poiché HTC è un movimento islamista, temono anche l’istituzione di una forma di legge della Sharia che potrebbe incidere sulla libertà delle donne o costituire una minaccia per le minoranze cristiane o alawite. Le prossime settimane saranno decisive perché molti sperano in una nuova Costituzione che rispetti tutti, senza discriminazioni religiose o comunitarie, anche per i non credenti».

 

L’Azione Cristiana in Oriente continua il suo impegno spirituale e la solidarietà con le opere. Ad Aleppo l’organizzazione sostiene un dispensario creato da una comunità protestante di lingua araba. Aiuta anche economicamente i pastori e organizza incontri di formazione. «Noi li sosteniamo ma sono le Chiese che scelgono le loro priorità, le loro azioni». Secondo il pastore «il cantiere è immenso. Viene da chiedersi come possano i governi europei immaginare che le persone tornino a casa come se nulla fosse accaduto. Ovviamente vogliono vedere la loro casa e ricongiungersi con i loro anziani, ma come possono pianificare una vita dignitosa quando il paese non funziona davvero e dipende dagli aiuti umanitari».

 

 

 

Foto di Preacher lad