Lontano da casa

È il titolo del corto di animazione che rilegge la storia biblica di Natale alla luce dell’esperienza dei rifugiati, in particolare di coloro che vivono in Medio Oriente

 

Far From Home (Lontano da casa) è il titolo del corto di animazione che rilegge l’antica storia biblica di Natale alla luce dell’esperienza vissuta dalle migliaia di rifugiati nel mondo, in particolare da coloro che oggi vivono a Betlemme e dintorni. Il corto è distribuito dall’ente di beneficenza britannico Sanctuary Foundation che offre assistenza a persone vulnerabili attraverso partnership tra governo, chiese, gruppi della società civile, media e individui. L’attività principale degli ultimi anni si è rivolta a rifugiati provenienti da Ucraina e Afghanistan.

 

Il film, della durata di tre minuti e mezzo, «ricorda al pubblico non solo le difficoltà affrontate quel primo Natale, ma anche le persone in tutto il mondo che oggi non hanno un posto da chiamare casa o che si sentono lontane da casa», ha dichiarato la Sanctuary Foundation in una conferenza stampa. 

Il corto racconta la storia di un uomo e una donna incinta costretti a lasciare la propria casa e il proprio paese a causa della guerra; la giovane famiglia affronta diversi ostacoli nel tentativo di trovare rifugio in tempo utile alla nascita del bambino. La narrazione fornisce una visione moderna degli eventi che accompagnano il primo Natale che stride con la tradizionale immagine della “notte silenziosa, in cui tutto è pace”.

 

«La storia – afferma la Sanctuary Foundation – è particolarmente rilevante alla luce del conflitto in corso tra Israele e Gaza e dei tanti bambini in tutto il mondo che si ritrovano lontani da casa questo Natale».

La vicenda di Far From Home è raccontata dal punto di vista di un bambino ed è disponibile sia in inglese che in arabo. La versione inglese è affidata alla voce di un ragazzo di 12 anni che attualmente vive a Betlemme.

 

Il corto è disponibile come risorsa gratuita che le chiese, le scuole e gruppi comunitari possono utilizzare nel periodo che precede il Natale.

Il dottor Krish Kandiah OBE, fondatore e direttore della Sanctuary Foundation, ha dichiarato: «Raccomando vivamente alle chiese, alle scuole e ai gruppi comunitari di mostrare “Far From Home” come parte delle loro celebrazioni natalizie quest’anno, per dimostrare che la storia di speranza del Natale è sempre rilevante ieri come oggi. Essa può aiutarci a riflettere su cosa possiamo fare per portare pace, conforto e gioia, soprattutto a coloro che sono costretti a fuggire dalle loro case a causa dei conflitti».

 

Il dottor Isaac Munther, pastore della Chiesa evangelica luterana di Natale a Betlemme, ha dichiarato: «Troppo spesso la gente dimentica che Betlemme – dove hanno avuto luogo gli eventi del primo Natale – era una città che affrontava occupazione, violenza e minaccia: lo è ancora oggi.

Il vero messaggio del Natale è che Gesù è nato tra gli occupati e gli emarginati. È solidale con noi nel nostro dolore e nella nostra fragilità, e invita le persone ovunque a fare lo stesso».

 

Il corto è animato dal videografo John Bowen: