La vitalità inesauribile

Un giorno una parola – commento a Luca 24, 27

 

 

Non una delle buone promesse fatte dal Signore per mezzo del suo servo Mosè è rimasta inadempiuta

I Re 8, 56

 

Cominciando da Mosè e da tutti i profeti, Gesù spiegò loro in tutte le Scritture le cose che lo riguardavano

Luca 24, 27

 

Cristo è la concretizzazione di tutte le promesse di Dio. Conoscendo Cristo, noi conosciamo il Dio che adempie, che non cambia idea riguardo al suo amore per noi, che realizza ciò che aveva promesso. Mosè il servitore del Signore e quindi la Torah, ma anche i profeti, insomma tutto l’Antico Testamento, contiene l’inesauribile promessa di Dio per noi. Certo, la promessa ha bisogno per sua natura di essere creduta e, in momenti difficili e dolorosi, non viene facile credere, ricordarsi della fedeltà di Dio, si inizia a dubitare, se non del suo amore quantomeno della sua signoria; è proprio quello il momento di sperare, di tornare alla promessa di Dio. Per farlo, però, abbiamo, di nuovo, bisogno di Dio, che egli ci guidi sulla via di quel ritorno a Lui, che ci faccia ricordare la speranza. Anche quando le cose vanno bene o egregiamente nella nostra vita, abbiamo paradossalmente lo stesso problema di non ricordare, la stessa difficoltà di tornare a Dio, seppur per motivi in questo caso diversi.

 

La Parola di Dio, incarnata in Gesù Cristo, scritta e testimoniata nella Bibbia, Antico e Nuovo Testamento, predicata e sperimentata dalla comunità credente dei figli e figlie di Dio, solo questa è la bussola, la mappa geografica, il mezzo di trasporto, la strada per tornare a Dio. L’incontro col Cristo risorto rende possibile la risurrezione della nostra capacità e possibilità di tornare a Dio, di riconoscerlo fedele alle sue promesse, capace di donarci speranza, di rivelarci che la morte è stata sconfitta. Il Risorto ci incontra lì, sul nostro cammino, nella nostra tristezza e rassegnazione, nella nostra solitudine, ecco perché, in lui, la promessa di Dio si fa concreta, si compie, viene a noi.

 

Dio ci dona la vitalità inesauribile, in realtà e alla luce del Cristo risorto, era inevitabile che la promessa trovasse adempimento, era la promessa di Dio, il Signore della vita, il riconciliatore della nostra esistenza, l’amore che non verrà mai meno. È un lieto messaggio, possiamo vivere con Cristo. Amen.