Polonia. Attività missionaria tra i rifugiati ucraini

La Federazione battista europea sostiene l’attività rivolta alla fondazione di nuove chiese. I battisti sono una piccola minoranza ma continuano a crescere

 

Il movimento battista in Polonia ha quasi 170 anni e le sue origini risalgono all’attività di Johann Gerhard Oncken ad Amburgo (Germania). A metà del XIX secolo aveva fondato numerose congregazioni tra le popolazioni di lingua tedesca che abitavano i territori della Prussia orientale (l’attuale Polonia). Con il passare del tempo il movimento spirituale si diffuse tra le popolazioni di lingua polacca e russa che abitavano questo territorio. Ciò continuò fino alla Seconda Guerra Mondiale. Sembra che oggi la storia si ripeta poiché negli ultimi anni in Polonia si sono stabilite congregazioni di lingua ucraina.

 

La popolazione della Polonia è di circa 39 milioni di abitanti e quasi il 90% aderisce al cattolicesimo romano. I battisti sono una piccola minoranza ma continuano a crescere. Sono quasi 120 le chiese locali che comprendono oltre 6mila membri battezzati. Esistono anche diverse chiese in formazione grazie anche al sostegno della Federazione battista europea (Ebf).

 

Ucraini in Polonia

 

L’invasione della Russia nell’Ucraina orientale nel 2014 causò l’emigrazione di molti ucraini dal Donbass e dalla Crimea, spesso perseguitati o addirittura espulsi dal regime occupante.

Ma la guerra su vasta scala, iniziata il 24 febbraio 2022, ha provocato un massiccio flusso di profughi di guerra che hanno inondato i paesi vicini. Secondo le statistiche statali, almeno 4 milioni di persone hanno attraversato i confini della Polonia, soprattutto donne con bambini piccoli, bisognosi non solo di aiuto materiale (alloggio, cibo, vestiti e medicine), ma anche di assistenza psicologica, legale e spirituale.

 

Le chiese di diverse denominazioni sono state le prime a offrire questo tipo di aiuto. Insieme ai profughi sono arrivati alcuni missionari ucraini che hanno cominciarono a lavorare tra i loro connazionali. Ormai all’Unione battista polacca appartengono diverse chiese di lingua ucraina e anche chiese in formazione.

 

Fondazioni di chiese tra i rifugiati

 

L’EBF in particolare sta sostenendo Roman e Mykola, fondatori di nuove chiese che lavorano tra i rifugiati ucraini in Polonia. Questo lavoro viene svolto in stretta collaborazione con i battisti polacchi.

Roman sta fondando una congregazione a Breslavia (città nella parte sud-occidentale della Polonia) dove hanno trovato rifugio almeno 100mila ucraini.

 

Nella sua ultima relazione scrive: «Ho servito come pastore nel Donbas fino all’invasione della Russia nel 2014. A causa della guerra siamo arrivati in Polonia nel 2015 come rifugiati e ci siamo stabiliti nella zona di Breslavia. Nel 2018 io e mia moglie siamo diventati membri della Prima Chiesa Battista di Breslavia.

Poco dopo, la nostra Chiesa madre polacca ci ha incaricato di svolgere il ministero tra il numero sempre crescente di ucraini e bielorussi che si trovano in questa città. Quando nel febbraio 2022 è iniziata la guerra, molti rifugiati cristiani sono venuti nella nostra chiesa ed è stato organizzato un gruppo missionario di circa 20 persone. Oggi serviamo più di 200 persone, la maggioranza delle quali sono ucraine.

Abbiamo avviato diverse attività: culto domenicale, predicazione, studio biblico, preghiera, coro, lavoro giovanile, attività evangelistica, scuola domenicale e lavoro femminile. Oggi, poiché la nostra congregazione è cresciua in modo significativo, stiamo valutando di aderire all’Unione Battista della Polonia. C’è un gruppo di anziani e io sono personalmente coinvolto nel processo per diventare un pastore ordinato. Il nostro obiettivo finale come rifugiati è quello di integrarci nella società polacca e affiliarci come nuova chiesa all’Unione battista locale».

 

Mykola sta fondando una congregazione ucraina a Bydgoszcz (Polonia centrale). Nella sua relazione si legge: «Sono venuto in Polonia con mia moglie Oksana e i miei figli nel 2018. Conoscevo la lingua polacca e il mio obiettivo era riunire un gruppo di polacchi e ucraini. C’era già un gruppo di studio biblico e ci hanno accolto volentieri nella loro comunità. Il gruppo è cresciuto e ha dovuto trovare soluzioni riguardo ai locali, ai servizi, alle attività evangelistiche e ai finanziamenti.

Ma il 24 febbraio 2022 è stato un punto di svolta per la comunità ucraina. L’invasione della Russia in Ucraina ha causato lo spostamento in Polonia di massicce folle di rifugiati di guerra, il che ha portato ad una rapida crescita della nostra comunità e ad un cambiamento significativo del nostro ministero.

Abbiamo iniziato ad aiutare i rifugiati nei loro bisogni urgenti fornendo cibo, vestiti, alloggio, consulenze, traduzione di documenti, ecc. L’evangelizzazione è stata una parte naturale del nostro lavoro. Attualmente nella nostra comunità ci sono più di 100 adulti e circa 40 bambini.

Grazie al sostegno finanziario di altre chiese polacche e di alcune organizzazioni missionarie, siamo riusciti ad affittare una sala per i nostri culti. Gradualmente si sono delineati diversi ministeri rivolti ai giovani, ai bambini, alle donne, il ministero musicale, e l’evangelizzazione ecc. Nell’estate del 2023 abbiamo organizzato un campo per bambini ucraini di una settimana. In totale si sono iscritti più di 70 bambini. Durante il campo abbiamo raccontato storie su Gesù Cristo, cantato canti e ci siamo divertiti giocando. Attraverso questo evento siamo riusciti a incontrare 10 nuove persone e vorremmo mantenere i contatti con loro».