Chiese europee e chiese in Ucraina insieme per chiedere una Pace giusta e duratura

Un testo congiunto per chiedere attenzione internazionale sul dramma in corso oramai da più di due anni

 

La seguente dichiarazione rilasciata congiuntamente dalla Conferenza delle Chiese europee (Kek) e dal Consiglio ucraino delle Chiese e delle organizzazioni religiose (Uccro) condanna l’aggressione russa in corso contro l’Ucraina, esprime solidarietà a coloro che sono colpiti dalla guerra e chiede una pace giusta e duratura nella regione. La dichiarazione è stata rilasciata in seguito alla visita della Kek in Ucraina svoltasi dall’8 al 10 aprile.

Ecco il testo:

«Come rappresentanti della Kek, insieme all’Uccro, siamo uniti nel condannare l’aggressione perpetrata dalla Federazione Russa contro l’Ucraina, che imperversa dal 2022. L’invasione immotivata del territorio ucraino ha inflitto sofferenze incommensurabili a migliaia di civili innocenti, destabilizzando la regione e violando i principi fondamentali del diritto internazionale e della dignità umana.

 

Inoltre, siamo profondamente turbati dalla complicità della Chiesa ortodossa russa nel legittimare questo ingiusto conflitto. Dopo l’invasione la Kek ha apertamente invitato il patriarca Kirill ad alzare la voce contro la guerra in Ucraina, senza però ottenere alcuna risposta. Condanniamo anche i documenti recentemente emessi dal Consiglio Mondiale del Popolo Russo, che giustificano l’aggressione russa contro l’Ucraina. Come seguaci di Cristo, è profondamente doloroso vedere una Chiesa sostenere atti di aggressione e violenza che contraddicono direttamente gli insegnamenti di pace inerenti alla fede cristiana.

 

Esprimiamo inoltre la nostra incrollabile solidarietà alle chiese, nonché alle organizzazioni ecumeniche e umanitarie internazionali, per i loro sforzi costanti nel fornire aiuti umanitari e sostegno per alleviare la sofferenza delle persone colpite dal conflitto, indipendentemente dalle difficoltà.

 

Spetta a noi, come persone di fede, sostenere i principi della compassione. Chiediamo pertanto che venga fornita assistenza umanitaria continua al popolo ucraino, che ha un disperato bisogno di cibo, alloggio, assistenza medica e sostegno psicologico e spirituale per ricostruire le proprie vite.

Inoltre, sottolineiamo l’importanza del dialogo e della riconciliazione tra gli attori religiosi e politici come prerequisiti indispensabili per raggiungere una pace duratura nella regione.

 

In mezzo alla cacofonia degli eventi globali, è innegabile che l’Ucraina, e il suo popolo, stanno gradualmente scomparendo dalla prima linea della coscienza internazionale. Mentre l’attenzione del mondo viene distolta, è imperativo riconoscere che l’Ucraina continua ad avere un disperato bisogno di sostegno e solidarietà. Pertanto, impegniamoci nuovamente a puntare i riflettori sulla difficile situazione dell’Ucraina, sostenendo la giustizia e la pace e garantendo che il popolo ucraino non venga dimenticato.

 

In conclusione, esortiamo gli attori politici, i capi di stato, le chiese e le comunità religiose ad unirsi a noi nel condannare l’aggressione russa all’Ucraina, nell’esprimere solidarietà alle chiese e al popolo ucraino e nel lavorare instancabilmente per una pace giusta e duratura nel paese. regione.

 

Possa Dio concederci saggezza, coraggio e compassione mentre ci sforziamo di essere strumenti della sua pace in un mondo dilaniato dalla violenza e dall’ingiustizia».

 

 

Foto di Jonas Jørgensen / KEK