«Gli esseri umani hanno tradito il Creato»

L’intervento del segretario generale della Comunione mondiale delle chiese riformate Setri Nyomi alla Festa della Creazione di Assisi

 

«Proclamare un Giorno della Creazione, una Festa della Creazione è solo un piccolo passo. Usarlo come un appello all’azione basata sulla fede è la chiamata più importante che abbiamo», ha concluso il suo discorso Setri Nyomi, segretario generale ad interim della Comunione mondiale delle chiese riformate (Wcrc), durante un incontro della Festa della creazione che si è svolta ad Assisi il 15-16 marzo.

Nyomi, parlando in un panel ecumenico intitolato “La genesi e la fioritura della Festa della Creazione”, ha affermato che l’impegno della Wcrc per la cura del Creato si basa sulla Scrittura.

«Gli esseri umani erano chiamati alla custodia del Creato, il che include il vivere in armonia con le altre creazioni di Dio. Abbiamo invece assistito a un aumento astronomico di questa distorsione soprattutto negli ultimi due secoli, dove, influenzati da forze sociali ed economiche corrotte, si è verificata una palese mancanza di rispetto per il resto della creazione, che ha portato all’ingiustizia climatica che vediamo ora e alla marcia verso l’autodistruzione».

Il segretario Nyomi Ha osservato che 500 anni fa «Giovanni Calvino aveva molto da dire sulla nostra cura per l’ambiente» citando diversi passaggi di un sermone predicato dal riformatore:

“Oggi, tale crudeltà è ancora più grande tra coloro che si dicono cristiani… Perché oggi vanno a bruciare e distruggere la terra, il che è peggio che sgozzare… Gli esseri umani si sono allontanati da Dio e di conseguenza sono diventati brutali.
Cerchiamo dunque di non sradicare nessun albero da frutto, ma poiché la Parola di Dio è seme di vita, cerchiamo di spargerlo ampiamente, affinché possa mettere radici forti e produrre un albero non infruttuoso, ma uno che produce molto frutto. Dio ci ha scelti per il suo popolo e qui Dio ci mostra una giustizia che deve permeare tutta la nostra vita”.

Nyomi ha poi sottolineato l’attuale impegno della Comunione mondiale di chiese riformate a favore della giustizia climatica, articolato nella Confessione di Accra: «Con il nostro impegno di lunga data per la giustizia, non separiamo giustizia economica e giustizia climatica. Nella Confessione di Accra questo collegamento è chiaro in diversi punti. Nel paragrafo 5 abbiamo evidenziato: “Abbiamo udito che la creazione continua a gemere, in schiavitù, aspettando la sua liberazione (Romani 8:22). Siamo interpellati dal grido delle persone che soffrono e dalla ferita della creazione stessa. Vediamo una drammatica convergenza tra la sofferenza delle persone e il danno arrecato al resto della creazione”».

«Chiediamo costantemente alle nostre Chiese membro di rendere questo impegno parte integrante della missione alla quale siamo stati chiamati», ha aggiunto.

La conferenza è stata ospitata dalla Piattaforma d’Azione Laudato Si’, uno spazio condiviso in cui la Chiesa cristiana tutta sviluppa una risposta coraggiosa e attiva alla crisi ecologica, così urgentemente illustrata nell’enciclica di papa Francesco.