Grecia primo Paese ortodosso a legalizzare matrimonio civile fra persone dello stesso sesso

Critiche dalla Chiesa greca

 

Giovedì 16 febbraio la Grecia è diventato il primo Paese cristiano ortodosso a legalizzare il matrimonio civile tra persone dello stesso sesso, nonostante l’opposizione dell’influente Chiesa greca.

Una maggioranza trasversale di 176 deputati in un parlamento composto da 300 seggi ha votato a favore dello storico disegno di legge redatto dal governo di centrodestra del primo ministro Kyriakos Mitsotakis.

Mitsotakis ha twittato dopo il voto che la Grecia «è orgogliosa di diventare il 16° paese (dell’Unione Europea) a legiferare sull’uguaglianza dei matrimoni».

 

«Si tratta di una pietra miliare per i diritti umani, che riflette la Grecia di oggi: un paese progressista e democratico, impegnato con passione nei valori europei», ha scritto.

Decine di sostenitori della riforma che si erano radunati fuori dal parlamento e stavano guardando il dibattito su uno schermo hanno applaudito rumorosamente e si sono abbracciati quando è stato annunciato il risultato del voto.

 

In precedenza, anche le persone contrarie al disegno di legge avevano protestato nelle vicinanze, portando libri di preghiere e icone religiose.

I sondaggi d’opinione suggeriscono che la maggior parte dei greci sostiene la riforma con un margine ristretto, e la questione non è riuscita a innescare profonde divisioni in un Paese più preoccupato per l’alto costo della vita.

 

Il disegno di legge conferisce pieni diritti genitoriali ai partner dello stesso sesso sposati con figli. Ma impedisce alle coppie omoaffettive di diventare genitori attraverso madri surrogate in Grecia – un’opzione attualmente disponibile per le donne che non possono avere figli per motivi di salute.

Molti sostenitori dei diritti LGBTQ+ hanno criticato questa limitazione, così come l’assenza di qualsiasi disposizione per le persone transgender.

 

Le unioni civili tra persone dello stesso sesso sono consentite in Grecia dal 2015. Ma ciò ha conferito solo la tutela legale ai genitori biologici dei bambini in quelle relazioni, lasciando i loro partner in un limbo burocratico.

 

La principale opposizione al nuovo disegno di legge è arrivata dalla Chiesa greca

I funzionari della Chiesa hanno concentrato le loro critiche sulle implicazioni del disegno di legge per i valori familiari tradizionali e sostengono che potenziali sfide legali potrebbero portare a una futura estensione dei diritti di maternità surrogata alle coppie gay.

 

 

 

Foto di Thomas Wolf, www.foto-tw.de. il Parlamento di Atene