Diaconia valdese: raccolta fondi Ucraina

Ultimo resoconto dall’organizzazione Living Hope di Odessa

La Diaconia Valdese, con l’inizio della guerra in Ucraina, ha attivato una raccolta fondi per l’organizzazione Living Hope di Odessa.

Nicole Borisuk, responsabile dei tre centri per minori e famiglie disagiate dislocati nei dintorni della città Ucraina, e Slavik, marito di Nicole e responsabile assieme a lei dell’associazione, continuano a supportare la popolazione rimasta sul territorio

Nicole e Slavik, che ora si trovano entrambi ad Odessa, in un breve resoconto in inglese che hanno inviato, raccontano di riuscire nuovamente ad offrire assistenza pomeridiana regolare ad un gruppo di bambini di cui si prendevano cura già prima della guerra. Giornalmente si trovano ad aiutare e supportare persone bisognose, offrendo loro cibo, medicinali e altri articoli, e a sostenere donne e madri che hanno perso qualche familiare nei combattimenti.

Inoltre ci hanno chiesto di ringraziare tutte e tutti per la generosità e il supporto dimostrati; la Diaconia Valdese si unisce a questo ringraziamento ricordando che è ancora possibile donare tramite un bonifico a Commissione Sinodale per la Diaconia IBAN IT 15 D 03069 09606 100000113389 specificando come causale “Dono per Living Hope” oppure effettuando una donazione tramite questo link a paypal.

«Paura per il futuro e incertezza sono le parole che meglio descrivono i sentimenti prevalenti nel nostro attuale ambiente ucraino» scrive la coppia nel report. «Potrebbe sembrare un
paradosso, ma in queste circostanze è così facile piantare semi di speranza. Quando siamo tornati a Odessa a metà giugno, così com’era pianificato, non sapevamo nemmeno se saremmo stati in grado di lavorare con i bambini e i giovani come facevamo prima. Ora possiamoo annunciare con gratitudine che dal 4 settembre offriamo nuovamente assistenza pomeridiana regolare in uno dei nostri centri diurni. Abbiamo iniziato con un gruppo di bambini piuttosto piccolo, un gruppo di cui ci prendevamo cura già prima della guerra. La loro gioia per il nostro ritorno e per la riapertura è stata evidente e molto commovente».

«Quando abbiamo esaminato i nostri elenchi di contatti delle famiglie iscritte al nostro programma nel febbraio 2022, abbiamo scoperto che quasi il 90% non vive più a Odessa o Petrovka – continua il testo- . Tutti si
sono trasferiti in altri luoghi dell’Ucraina o in altri paesi. Tuttavia vale la pena che tutti coloro che sono rimasti qui continuino il lavoro a Odessa. Ogni giorno le persone si rivolgono a noi per ricevere assistenza e supporto. Aiutiamo con cibo, medicine e altri beni, sosteniamo donne e madri che hanno perso i loro figli e mariti in guerra o i cui mariti sono ancora considerati dispersi. Nelle ultime tre settimane è morto al fronte il patrigno di due ragazzi che venivano da noi ed è stato ucciso un ragazzo che era arrivato da bambino al nostro asilo nido. Questo ci lascia senza parole e tristi».

Il testo intero è leggibile in inglese qui.