Palaghiaccio di Pinerolo, la presa di posizione della Fisg

Situazione delicata per la struttura olimpica 

Gli sport invernali continuano a tenere banco. La pista per le discipline di bob, slittino e skeleton di Cortina ha catalizzato l’attenzione ed è arrivata all’esito che tutti conosciamo. Costi di realizzazione e impatto ambientale uniti ai costi di gestione hanno fatto si che l’infrastruttura non venisse costruita. In casa, nelle valli olimpiche, ci sono altri esempi di infrastrutture abbandonate: la stessa pista di Cesana-Pariol, lo stadio del salto di Pragelato, il centro per il biathlon di Sansicario… 

In questi giorni si parla molto del palaghiaccio di Pinerolo, altra opera olimpica, dai costi di gestione ovviamente elevati. La società che lo gestisce, lo Sporting Club Pinerolo, ha accumulato un importante debito verso il proprietario, il Comune, stimabile in oltre 100.000 euro. In questa situazione delicata la Fisg ha presto una netta posizione. 

«Con riferimento a quanto emerso e pubblicato dalla stampa locale negli scorsi giorni circa il possibile superamento del palaghiaccio di Pinerolo la cui gestione pare oltre modo onerosa, la Federazione Italiana Sport del Ghiaccio desidera sottolineare con vigore la cruciale importanza dello Stadio Olimpico del Ghiaccio di Pinerolo all’interno del panorama sportivo italiano». Questo impianto non si erge infatti solo a ricordo e testimonianza degli storici Giochi Olimpici Invernali del 2006, ma rappresenta un segno tangibile della crescita e dello straordinario sviluppo prodotti dagli sport del ghiaccio, nel territorio in questione, dal periodo post-olimpico sino a oggi. «In questi ultimi due decenni Pinerolo è diventato ed è attualmente riconosciuto come un punto di riferimento assoluto per la pratica del pattinaggio, dell’hockey e del curling. 

Grazie a queste discipline, un numero inestimabile di giovani ha potuto dedicarsi con passione e impegno allo sport, formandosi e crescendo non solo come atleti ma anche come persone. Attraverso le vittorie, le sconfitte e le sfide quotidiane hanno appreso valori come il sacrificio, la determinazione, il rispetto e la collaborazione, elementi fondamentali nel percorso di maturazione di ciascun individuo. È impensabile e profondamente ingiusto anche solo pensare di chiudere una struttura che ha rappresentato e continua a rappresentare un faro per tanti giovani talenti. 

Farlo significherebbe negare e disperdere quasi due decenni di lavoro, di sacrifici, di passione e di impegno di un’intera comunità. Significherebbe, inoltre, spezzare i sogni di centinaia di bambini e bambine che, oggi come ieri, hanno il diritto di vedere riconosciuti i propri sforzi e di praticare lo sport che amano in impianti appositamente progettati per gli sport del ghiaccio». Infine anche un commento sull’eventualità che la struttura diventi altro. «La proposta di trasformare il Palazzo del Ghiaccio in una struttura polivalente può avere delle valide ragioni ma non a discapito della comunità sportiva che ha fatto di Pinerolo un polo di eccellenza nel mondo del ghiaccio, a maggior ragione in considerazione del fatto che anche attualmente le ore ghiaccio disponibili non sono spesso sufficienti a soddisfare la domanda delle realtà del territorio che ne fanno richiesta. 

La Federazione Italiana Sport Ghiaccio è pronta a collaborare con tutte le parti in causa al fine di trovare soluzioni che rispettino le esigenze di tutti, mettendo sempre al centro il benessere degli atleti e il diritto alla pratica sportiva».