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È morta Sylvia Ross Talbot, una vita fra ecumenismo e lotte per i diritti

È morta all’età di 89 anni Sylvia Ross Talbot che ha svolto ruoli apicali in organismi di chiesa e organizzazioni per i diritti umani e sanitari.

Nata a St. Croix, nelle Isole Vergini degli Stati Uniti, e membro per tutta la vita della Chiesa episcopale metodista africana, Talbot è passata da umili origini a diventare una delegata alle Nazioni Unite, una leader internazionale nella Chiesa e un’autorità rispettata a livello globale sulla sanità pubblica e sul ruolo delle chiese nell’erogazione dell’assistenza sanitaria.

Dopo essersi laureata in biologia, Talbot ha conseguito un master in sanità pubblica presso la Yale University nel 1957 e un dottorato in educazione sanitaria presso la Columbia University nel 1969. Dopo varie esperienze in ambito sanitario venne nominata ministra della salute in Guyana, a capo di un dipartimento governativo responsabile degli ospedali, delle farmacie e del servizio sanitario pubblico del paese e diventando il principale portavoce e sostenitore della salute pubblica in Parlamento. Successivamente, è stata nominata delegata all’Assemblea generale delle Nazioni Unite dalla Guyana.
Il suo servizio nella Chiesa africana metodista americana ha attraversato tutti i livelli: organista, insegnante della scuola domenicale, presidente del ramo della conferenza della Women’s Missionary Society e direttora del distretto episcopale della divisione dei giovani.

Nel corso della sua decennale carriera, Talbot ha anche guidato molte organizzazioni religiose regionali, nazionali e internazionali, tra cui la Conferenza delle chiese dei Caraibi e la Commissione medica cristiana del Cec, il Consiglio ecumenico delle chiese.

È diventata la prima donna afroamericana eletta vice-moderatrice del comitato centrale del Cec nel 1983 alla sua 6a Assemblea, a Vancouver, e la prima metodista africana eletta presidente nazionale di Church Women United/USA nel 1987. Ha anche servito come Presidente dell’Organizzazione panamericana della sanità.

L’importanza di Talbot ha portato la rivista Essence ad etichettarla come una «leggenda dei nostri tempi» nel 1990.

Il mandato di Talbot come vice-moderatora del comitato centrale del Cec è durato dal 1983 fino alla successiva assemblea, tenutasi a Canberra, in Australia, nel 1991. Gli anni successivi hanno visto sviluppi come il Decennio ecumenico delle Chiese in solidarietà con le donne (1988-98), una maggiore partecipazione delle donne al lavoro del Cec, al programma per la Giustizia, la Pace e l’Integrità del Creato, e il follow-up dello storico documento di consenso su Battesimo, Eucaristia e Ministero.