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Corridoi umanitari in Francia, in salvo due famiglie libanesi

Questo 14 luglio, la Francia ha celebrato come ogni anno la presa della Bastiglia, simbolo della fine dell’oppressione della monarchia. È stata anche una giornata di festa per due famiglie libanesi che hanno potuto porre fine alle loro situazioni precarie giungendo in Francia in totale sicurezza grazie al progetto dei Corridoi Umanitari. Le famiglie sono partite per unirsi ai gruppi di volontari responsabili della loro integrazione nei dipartimenti dell’Yonne e del Morbihan.

Sei anni fa, la Federazione protestante di Francia , ha siglato un protocollo d’intesa con il Ministero dell’Interno e il Ministero dell’Europa e degli Affari Esteri, al fine di identificare le famiglie dei rifugiati libanesi in un situazione di «altissima vulnerabilità» secondo i criteri Onu. Il progetto è mutuato da quello messo in piedi in Italia da Federazione delle chiese evangeliche, Tavola valdese e Comunità di Sant’Egidio.

I Corridoi Umanitari francesi hanno permesso a più di 500 persone non solo di essere accolte in modo legale e sicuro, ma anche di essere sostenute nel loro processo di apprendimento della cultura francese e nelle loro procedure amministrative (domanda di asilo, accesso ai diritti). Una buona pratica da cui la politica dovrebbe trarre insegnamento.