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Uccisi 168 cristiani in Nigeria

Release International, organizzazione che sostiene i cristiani perseguitati in tutto il mondo, ha denunciato un’altra ondata di attacchi contro i villaggi cristiani nella regione di Mangu, nella Nigeria centrale, ad opera di militanti Fulani. Sarebbero circa 30 i villaggi coinvolti nelle violenze iniziate il 16 maggio scorso. I morti sarebbero almeno 168.

Una bambina di otto mesi è sopravvissuta a due colpi di arma da fuoco, ma ha perso entrambi i genitori e cinque fratelli nell’attacco a Nbun Ward il mese scorso.
Un sopravvissuto del villaggio di Jwakom, che non può essere nominato per motivi di sicurezza, ha raccontato: «Abbiamo visto persone che correvano e abbiamo iniziato a sentire colpi di arma da fuoco. Siamo fuggiti tutti e sopravvissuti a malapena».

Un medico locale ha detto che il suo piccolo ospedale è stato inondato di vittime, alcune delle quali non sono sopravvissute alle ferite. «Abbiamo esaurito cose semplici come guanti, punti di sutura, antibiotici necessari per chi ha ferite da machete».

Una donna ha detto di aver perso il figlio maggiore, la nonna e un’altra ragazza che viveva con lei.
«Anche il mio bambino di 5 anni è stato gravemente ferito e sta soffrendo molto». Stando alla testimonianza raccolta, li aggressori erano pastori fulani militanti. «Sono i nostri vicini», ha aggiunto. «La nostra casa è proprio accanto alla loro. Hanno chiamato mio figlio per nome».

L’amministratore delegato di Release International, Paul Robinson, ha dichiarato: «Questa violenza è spesso definita in modo semplicistico dai media come scontri tra pastori e agricoltori, ignorando la dimensione religiosa dietro molti degli attacchi Fulani, che hanno la caratteristica di una jihad islamista.
«Villaggi prevalentemente cristiani sono stati invasi, bruciati, le chiese distrutte e i pastori presi di mira per essere assassinati: sembra essere una sistematica campagna di pulizia religiosa ed etnica».

Sugli “attacchi genocidi” contro i cristiani in Nigeria lunedì Aid to the Church in Need (ACN UK) – in occasione del primo anniversario del massacro avvenuto la domenica di Pentecoste 2022 presso la chiesa cattolica di San Francesco Saverio, a Owo, nel sud-ovest della Nigeria, in cui morirono 41 persone e rimasero ferite oltre 80 – ha presentato una petizione al Governo del Regno Unito. «Chiediamo che il governo del Regno Unito chieda alle controparti nigeriane di consegnare alla giustizia i responsabili di attacchi genocidi come il massacro della domenica di Pentecoste del 2022 e innumerevoli altri omicidi, rapimenti e altre atrocità», si legge. «Il governo del Regno Unito deve chiedere l’arresto e l’incarcerazione dei terroristi, la restituzione di terre e villaggi, nonché il risarcimento per la distruzione di proprietà e mezzi di sussistenza».

La violenza in Nigeria è al centro della campagna Out of these ashes di Release International che organizzerà un raduno a Eastbourne il 29 giugno, che sarà trasmesso in live streaming.