loyal-address-9-3-23-1

Incoronazione di re Carlo III, fra tradizione e sobrietà

L’incoronazione del 6 maggio, che sarà aperta a 2.200 persone, tra cui leader di governo e celebrità straniere, conferirà formalmente i titoli reali che Carlo III ha assunto automaticamente dalla madre e sarà caratterizzata da un giorno festivo, feste di piazza e un’iniziativa di volontariato nominata “Big Help Out”.

La funzione protestante, che si tiene da nove secoli nell’Abbazia di Westminster, sarà organizzata, come da tradizione, dal duca di Norfolk, Edward Fitzalan-Howard – il nobile più alto in grado della Gran Bretagna e il laico di religione cattolica più anziano – e sarà caratterizzata da un coro gospel e da musiche greco-ortodosse in memoria del padre di origine greca del re, il principe Filippo, oltre che dal latino Veni Creator Spiritus utilizzato nelle consacrazioni episcopali.

Il re sarà incoronato su una sedia di 700 anni fa con la corona di Sant’Edoardo in oro massiccio e riceverà il globo e lo scettro che lo scorso autunno erano stati posati sulla bara della defunta regina Elisabetta II.
L’olio santo per l’unzione del monarca e della regina consorte Camilla è stato consacrato il 4 marzo nella Chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme dal patriarca greco-ortodosso Theophilos III di Gerusalemme e dall’arcivescovo anglicano di Gerusalemme Hosam Naoum ed è stato ricavato dai boschetti del Monte degli Ulivi e del monastero di Maria Maddalena, luogo di sepoltura della nonna ortodossa di Carlo III, la principessa Alice di Grecia. Le olive provenienti dal Monastero di Maria Maddalena e dal Monastero dell’Ascensione sono state spremute appena fuori Betlemme.

«Questo dimostra il profondo legame storico tra l’incoronazione, la Bibbia e la Terra Santa. Dagli antichi re fino ai giorni nostri, i monarchi sono stati unti con olio proveniente da questo luogo sacro. Mentre ci prepariamo a ungere il re e la regina consorte, prego che siano guidati e rafforzati dallo Spirito Santo», ha affermato l’arcivescovo di Canterbury Justin Welby.

Tuttavia, fonti di Buckingham Palace hanno dichiarato che la cerimonia religiosa, sebbene «radicata in tradizioni storiche», sarà anche di dimensioni più ridotte rispetto a quella della regina Elisabetta nel 1953, con una processione più breve.
La funzione sarà rappresentativa di diverse fedi e gruppi comunitari, in linea con i desideri del re, e il tradizionale giuramento di incoronazione per preservare i «diritti e i privilegi» dei vescovi e del clero protestanti sarà probabilmente modificato.

Il pastore Iain Greenshields, moderatore dell’assemblea generale della Chiesa di Scozia (Kirk), ha pronunciato un discorso di fedeltà a sua maestà il re Carlo III il 9 marzo a Buckingham Palace a Londra, come parte di una tradizione che risale al XVII secolo. Una cerimonia di giuramento di fedeltà che ha visto coinvolti 27 differenti organismi, fra chiese, accademie, corporazioni cittadine e università storiche.

Nel XVII secolo centinaia di gruppi erano coinvolti nella cerimonia, ma oggi la rappresentanza è molto più ristretta e comprende le più antiche università scozzesi – Aberdeen, Edimburgo, Glasgow e St Andrews -, enti governativi locali come la Greater London Authority e altre Chiese, tra cui la Chiesa d’Inghilterra e la Chiesa cattolica in Inghilterra e Galles, la Chiesa di Scozia, le comunità ebraiche.

In contrasto con il linguaggio aulico del passato, il Discorso di Fedeltà del 2023, presentato a re Carlo in occasione della sua ascesa al trono, è stata una dichiarazione più breve e semplice che ha parlato del ruolo della Chiesa nel servire le comunità e delle sfide che il Paese deve affrontare.

Il fine settimana dell’incoronazione offrirà diverse opportunità alle persone di riunirsi per celebrare questa storica occasione. Sabato 6 maggio l’incoronazione avrà luogo nell’Abbazia di Westminster. Un solenne servizio cristiano radicato nella tradizione e circondato da sfarzo, sarà condotto dall’Arcivescovo di Canterbury.

I festeggiamenti continueranno domenica 7 maggio con il grande pranzo dell’Incoronazione, durante il quale le comunità di tutto il Paese sono invitate a condividere cibo e divertimento. Il 7 maggio, inoltre, verrà allestito uno speciale concerto dell’Incoronazione che sarà trasmesso in diretta al castello di Windsor dalla BBC. Sono state messe a disposizione diverse migliaia di biglietti tramite una votazione pubblica.
Lunedì 8 maggio è stato dichiarato giorno festivo e i cittadini saranno invitati a partecipare a “The Big Help Out”, che incoraggerà le persone a provare a fare volontariato e a partecipare al lavoro intrapreso per sostenere le loro aree locali.


Foto: il moderatore della Chiesa di Scozia Iain Greenshields con re Carlo III