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Metodismo tedesco. Un chiaro sì all’apertura e alla ristrutturazione

Dal 24 al 26 novembre, circa 70 delegati della Chiesa metodista in Germania si sono riuniti per una riunione straordinaria della Central Conference Germany a Chemnitz. I delegati hanno deciso che la Chiesa metodista in Germania si aprirà alla piena integrazione di gay e lesbiche. Inoltre, l’orientamento missionario della Chiesa deve essere promosso e rafforzato con cambiamenti strutturali.

I delegati hanno adottato quasi all’unanimità, con sole quattro astensioni, i pacchetti di risoluzioni presentati sulla questione dell’apertura globale della Chiesa alle persone che provano sentimenti omosessuali senza però trascurare chi in materia ha atteggiamenti “tradizionali” nelle questioni etico-sessuali. Le risoluzioni includono emendamenti all’ordinamento della Chiesa attualmente in vigore.

Con questi cambiamenti e rinunciando a formulazioni escludenti sull’omosessualità, la decisione ora presa apre la possibilità di «benedire le coppie dello stesso sesso in occasione di un matrimonio in chiesa» e di ordinare omosessuali per il ministero pastorale. Allo stesso tempo, è stata espressamente approvata la possibilità di accogliere le persone che desiderano conservare le loro opinioni tradizionali in questo ambito, aspetto ritenuto importante per il mantenimento dell’unità della Chiesa.

La libertà di coscienza delle persone e delle congregazioni che agiscono è esplicitamente sottolineata. Ciò significa che i pastori non possono essere obbligati a «benedire coppie sposate contro la propria coscienza in occasione di un matrimonio in chiesa». Analogamente, alle congregazioni viene data la libertà di «decidere sulla possibilità di benedire coppie dello stesso sesso in occasione di un matrimonio in chiesa». Senza obblighi.

Con un solo voto contrario e poche astensioni, la Conferenza Centrale ha anche deciso una profonda ristrutturazione del lavoro di comitato e amministrativo, con l’obiettivo di promuovere e rafforzare l’orientamento missionario della chiesa.

Il lavoro amministrativo della chiesa viene snellito. Inoltre, alle congregazioni locali e alle regioni viene data maggiore libertà di organizzare il proprio lavoro in modo tale da poter porre l’accento su progetti e obiettivi mirati. Secondo la risoluzione, gli uffici delle rispettive Conferenze annuali (Sinodo) devono assumere i compiti amministrativi delle congregazioni, come la contabilità e la gestione delle proprietà. Le risoluzioni prevedono anche una forte espansione del lavoro di squadra regionale.

La ristrutturazione non è completamente risolta con l’adozione della risoluzione. Nel corso di un periodo transitorio di un anno, devono essere create le condizioni per l’attuazione del pacchetto di risoluzione delle crisi. A partire dal novembre 2023, il lavoro della chiesa si svilupperà ulteriormente nelle strutture appena create.