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Brasile: «Le chiese non facciano politica»

Il Comitato Esecutivo dell’Aipral, L’Alleanza delle Chiese Riformate e Presbiteriane dell’America Latina, rilascia la seguente dichiarazione dopo i fatti di dominio pubblico in Brasile, su una denominazione presbiteriana che ha istruito «… i suoi pastori a guidare i fedeli contro il “comunismo” e la “disastrosa influenza del pensiero di sinistra…» . L’Aipral raccomanda alle sue Chiese membro di preservare la separazione tra Chiesa e Stato come principio della tradizione riformata e afferma che nessun sistema di governo o ideologia è in grado di abbracciare il piano di Dio per l’umanità. Il 2 ottobre in Brasile si vota per eleggere il presidente della Repubblica federale, e la campagna elettorale si sta già svolgendo è e sarà molto tesa. I sondaggi danno vincente l’ex presidente Luiz Inácio Lula da Silva contro l’attuale Jair Bolsonaro.

Ecco il comunicato:

«L’Alleanza delle Chiese Riformate e Presbiteriane dell’America Latina, organizzazione fondata nel 1955, braccio regionale della Comunione mondiale delle chiese riformate, che riunisce 22 Chiese di tradizione Riformata e Presbiteriana, vista l’ampia diffusione nei media brasiliani dell’azione di una denominazione presbiteriana, che in una pubblica dichiarazione ha chiesto « ai suoi pastori di guidare i fedeli contro il “comunismo” e la disastrosa influenza del pensiero di sinistra…», rende noto all’opinione pubblica in generale, in Brasile e all’estero, e alla comunità riformata in particolare, soprattutto brasiliana, il seguente pronunciamento:

L’Aipral, fin dalla sua fondazione, valorizza il rispetto e la libertà istituzionale di ciascuna Chiesa membro, a condizione che i valori cristiani e le regole della convivenza fraterna siano reciprocamente rispettati.

Incoraggiamo ogni Chiesa membro dell’Aipral ad esercitare la sua voce profetica nel Paese in cui si trova, denunciando principalmente l’emarginazione dei poveri, la negazione dei diritti alle minoranze, la distanza scandalosa che separa ricchi e poveri, la violenza contro le donne, l’abbandono delle ragazze, ragazzi e adolescenti, l’ingiustizia fiscale che penalizza i più poveri, lo sterminio dei popoli indigeni e l’attacco alle libertà individuali.

Si raccomanda inoltre che ciascuna Chiesa membro dell’Aipral mantenga buone relazioni con i poteri pubblici e le autorità dei rispettivi paesi, senza interferire con i governi, preservando la separazione tra Chiesa e Stato, principio fondamentale della nostra eredità Riformata.

Ogni membro delle Chiese che compongono l’Aipral ha piena libertà di coscienza, sempre guidato dai principi biblico-teologici a cui aderiamo, potendo utilizzare il proprio voto come strumento di cambiamento ed esercizio della piena cittadinanza, avendo diritto di voto per il candidato o candidato che gli si addice, indipendentemente dal fatto che professi la fede cristiana, ma che abbia un impegno profondo per la dignità della persona umana.

L’Aipra afferma che nessun sistema politico, nessun governo, nessuna ideologia è in grado di racchiudere il piano che Dio ha per l’umanità, quindi nessuna chiesa membro dell’Aipral dovrebbe offrire il suo pulpito a qualsiasi candidato o allinearsi con qualsiasi ideologia politica.

Il Dio della pace benedica la nostra America Latina e il popolo brasiliano in particolare».