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La «Valdesia di Novgorod» torna alla sua città

Cesare G. De Michelis, professore emerito di Letteratura russa allUniversità Tor Vergata, Roma, ha partecipato alla presentazione della traduzione del suo libro La Valdesia di Novgorod, edito da Claudiana nel 1993*, organizzata dallIstituto italiano di Cultura di San Pietroburgo, il 7 ottobre scorso, per celebrare la pubblicazione appena avvenuta della traduzione del testo stesso in russo.

Dalla presentazione del volume scopriamo che tutto ebbe inizio nel 2018 quando, partecipando al Convegno Internazionale Novgorodika, organizzato dallUniversità di Novgorod intitolata a Jaroslav il Saggio,  De Michelis tenne una conferenza pubblica sul tema «L’eresia di Novgorod e la prima Riforma. Un bilancio non definitivo». A seguito di questo incontro, nel 2019, l’Università aprì un Centro di Cooperazione con l’Italia in collaborazione con l’Istituto italiano di Cultura di San Pietroburgo, diretto da Paola Cioni. Questo sodalizio culturale tra Novgorod e San Pietroburgo ha reso possibile la realizzazione, oltre a numerosi altri eventi, dell’importante pubblicazione dell’edizione in russo del testo, con il titolo Giudaizzanti. l’eresia di Novgorod-Mosca del XV secolo e la prima Riforma

Paola Cioni nella presentazione dell’edizione russa scrive: «… La pubblicazione del libro in russo, benché giunta a oltre 25 anni di distanza dalla prima edizione in Italia, è un avvenimento di grande importanza, che permette di avviare un dibattito con gli slavisti russi, e mostra, a mio parere, nuove prospettive di ricerca(…) è un’opera unica nel suo genere, in cui, grazie all’enorme quantità di documenti trovati, De Michelis scopre un nesso tra i Giudaizzanti di Novgorod e i Valdo-Husiti dell’Europa nord-occidentale, il che cambia profondamente l’idea della Chiesa Ortodossa, percepita come blocco monolitico, non scossa dalle eresie fino alla seconda metà del XVII secolo (…)»

 Dar’ja B. Tereškova, docente all’Università di Novgorod, una dei recensori dell’edizione russa, in occasione della presentazione dell’ottobre scorso, ha detto: «Oggi è una festa, perché la pubblicazione di ogni libro è un evento della cultura nel mondo, e quando viene tradotto è un evento per almeno due popoli. È un dono prezioso, di cui siamo molto grati, ed è già raro, pressoché introvabile, tanto interesse ha destato da noi, sia tra i docenti sia tra gli studenti. Infatti in Russia le informazioni sui movimenti ereticali sono pochissime, perché quasi tutte le fonti sono state eliminate dalla Chiesa Ortodossa. Troviamo solo alcuni accenni nella letteratura polemica contro l’eresia. L’opera del professor De Michelis è molto seria e approfondita, corredata da una bibliografia immensa, completa: da ora in poi dobbiamo orientarci nei nostri studi a partire da questo lavoro. Come cittadini di Novgorod e Mosca, è fondamentale che sia giunto questo punto di vista esterno, che ci presenta un punto di vista diverso e ci allontana da giudizi preconcetti e unilaterali. Ora per noi è possibile avere un approccio nuovo, avere uno sguardo europeo».

Nel suo intervento, De Michelis ha tracciato il suo percorso di studi accademici, e della genesi del testo presentato, e ha invitato studenti e docenti a esprimere la loro opinione sulla sua opera, «Perché nessuno può ritenere di avere la verità assoluta.” I libri di qualità sono come i buoni vini, non invecchiano, maturano, non sono per tutti, ma devono trovare palati esperti. In questo caso una parte dell’intellighenzia russa ha saputo dare il giusto riconoscimento a un’opera che ha iniziato a far luce sull’eresia nella Rus’ del 1400.

* C. G. De Michelis, La Valdesia di Novgorod. «Giudaizzanti» e prima riforma (sec. XV). Torino, Claudiana, 1993, pp. 262

 

Foto di Konstantin hramov, paesaggio notturno di Veliky Novgorod