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Rispondere alla chiamata del Signore

Il Signore chiamò Samuele, il quale rispose: «Eccomi!»
I Samuele 3, 4

Il Signore disse a Paolo: «Non temere, ma continua a parlare e non tacere: perché io sono con te» 
Atti degli apostoli 18, 9-10

Il primo libro di Samuele inizia presentando il protagonista stesso: era il rappresentante della tribù di Simeone (Nm 34, 20); l’ultimo giudice e il primo profeta, figlio di Elcana e Anna.  

A Dio servivano degli uomini che fossero al suo servizio per il compimento della sua promessa.  Abramo e Sara erano gli strumenti di Dio per una nuova generazione. Infatti, senza figli non si può parlare di una nuova generazione, ma allo stesso tempo senza genitori disposti a sacrificarsi e a collaborare, non si potrà realizzare un futuro migliore. Così, quando il momento è arrivato, il Signore chiama e accade che la risposta immediata conferma la chiamata al servizio atteso. Nessuna esitazione o dubbio, come le testimonianze di fede nella lettera agli Ebrei al capitolo 11. Così gli israeliti, con gli esempi di fede di cui disponevano, furono la dimostrazione e la vera prova che la fede ha due caratteristiche, quella sperata e quella vista da lontano. Questa dinamica dovrebbe darci molti spunti di riflessione in vista della realizzazione delle cose promesse da Dio.

La voce del Signore chiamò Samuele e lui rispose: «Eccomi», il che significa che era già pronto a realizzare la sua vocazione. Essere pronti a rispondere alla chiamata del Signore non è normale per uomini e donne, perché questa parola «Eccomi» significa: sia fatta la tua volontà. I figli in età avanzata sono gli stessi dei figli della promessa, capaci di generare di volta in volta fede e speranza per un futuro migliore. 

Prima Isacco e poi Samuele sono un dono: entrambi concepiti nel tempo in cui la vecchiaia e la sterilità segnavano il limite e l’impotenza delle donne. Considerando quello che era successo a queste donne e madri, esse divennero poi portatrici di vita e, attraverso loro, il disegno di Dio si realizzò come era stato promesso.

Immagine: Anna e Samuele al tempio (scuola di Rembrandt, XVII sec.) – wikimedia