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L’anno è cruciale

«La crisi (anche climatica) è reale. Conosciamo le comunità e le persone che sono colpite dalla crisi e di queste persone spesso conosciamo il nome», l’ha detto il segretario generale della Federazione luterana mondiale (Flm) Martin Junge, in occasione di un evento online dedicato alla fede, alla scienza e al cambiamento climatico.

Il 44% dei membri della Flm, pari a 33 milioni di persone, vive in paesi che affrontano molte sfide attuali. Paesi e abitanti che richiederebbero un’intensificazione di azioni urgenti da parte di tutti: chiese, politica e istituzioni.

Il segretario Junge ha ricordato l’impegno (di lunga data) portato avanti  dalla Federazione luterana mondiale per la giustizia climatica, per il sostegno alle persone vulnerabili e alle comunità colpite dai disastri climatici e il lavoro teologico dedicato all’eco-teologia e alla cura del creato.

«Sappiamo che quest’anno è cruciale. Il mondo deve sfruttarlo per intensificare azione mirate alla tutela climatica», ha ribadito Junge. «I leader e le comunità di fede svolgono un ruolo vitale e prezioso in tema di contrasto al cambiamento climatico».

L’evento «Fede e scienza: verso la Cop26» è stato parte di una serie di incontri preparatori verso la Cop26, che hanno riunito leader di comunità religiose e organizzazioni religiose impegnate a lavorare contro gli effetti negativi del cambiamento climatico e per condividere approcci programmatici e per prepararsi congiuntamente all’evento.

«Coltivare un’attenzione ecologica tesa al benessere del Creato è una questione di fede per noi luterani», ha concluso Junge.

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