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Torino, patto antirazzista: c’è anche la Diaconia valdese

La Diaconia Valdese è tra gli Enti firmatari del Patto di Collaborazione sull’Antirazzismo presentato il 19 marzo 2021 dalla Città di Torino.

Con deliberazione della Giunta Comunale 2020 00859/130 in data 17 marzo 2020 la Città di Torino aveva approvato il Piano d’azione per la prevenzione e il contrasto dei crimini d’odio nella Città di Torino e aveva inteso «riconoscere il patrimonio di conoscenze, azioni, buone pratiche antirazziste accumulatosi nel tempo nella nostra Città come bene comune immateriale, funzionale all’esercizio dei diritti fondamentali della persona, al benessere individuale e collettivo e all’interesse delle generazioni future, strettamente connesso a identità, cultura, tradizioni del territorio torinese e direttamente funzionale allo svolgimento in esso della vita sociale».

Col medesimo atto l’Amministrazione chiamava a una consultazione pubblica tutti i soggetti che si riconoscessero nei valori espressi dal Piano e che volessero contribuire a una co-progettazione finalizzata alla sottoscrizione di un Patto di Collaborazione sull’Antirazzismo.
Alla chiamata hanno aderito 60 soggetti. Fra questi per l’appunto anche la Diaconia valdese.

«Sono 158 le città europee che al momento hanno aderito al Patto,- ha ricordato in una conferenza stampa stamane Benedetto Zacchiroli, presidente proprio del network europeo- : in Italia ne fanno già parte Bologna, Campi Bisenzio, Firenze, Lampedusa e Linosa, Palermo, Pescara, Pianoro, Roma, San Lazzaro di Savena, Santa Maria Capua Vetere, e da oggi Torino».

L’assessore comunale Marco Giusta ha sottolineato «l’importanza del lavorare insieme che sta alla base di questo patto. Tante persone di tante comunità coinvolte, un grandissimo percorso fatto che ora va proseguito e allargato a molti più soggetti».