istock-179294946_1

Soddisfazione delle chiese cristiane per l’American Rescue Plan

Il Consiglio Nazionale delle Chiese di Cristo negli USA (NCC), come parte del Circolo di Protezione, ha accolto con favore l’approvazione dell’American Rescue Plan, il piano di aiuti finanziari da 1.900 miliardi di dollari voluto dal presidente Joe Biden per contrastare la crisi economica dovuta alla pandemia. Si tratta di un passo importante verso la ripresa e il sostegno alle comunità che sono state colpite in modo sproporzionato dalla crisi sanitaria ed economica.

Il provvedimento finanziario garantirà un contributo diretto, una tantum, di 1.400 dollari a gran parte della cittadinanza statunitense e estenderà il sussidio di disoccupazione settimanale di 300 dollari fino a settembre. Inoltre, destinerà 350 miliardi alle amministrazioni locali e statali, 130 miliardi per la riapertura e la messa in sicurezza delle scuole, 49 miliardi per la ricerca sul Covid-19 e per l’aumento dei tamponi, e 14 miliardi per la distribuzione dei vaccini.

Oltre a questi investimenti diretti, la legge ha apportato delle modifiche importanti, per quanto limitate a un solo anno, riguardo ai programmi di sostegno economico rivolti alle famiglie meno abbienti. In particolare, sono state modificate le disposizioni riguardanti il Child tax credit (credito di imposta sui figli) e l’Earned income tax credit (credito di imposta sul reddito). Oltre all’aumento considerevole dei benefici economici derivati da questi due strumenti di sostegno finanziario – che passano da 2.000 dollari per figlio a 3.600 nel caso del Ctc e da 543 a 1.500 per l’Eitc – la riforma più importante è stata l’eliminazione della soglia sotto la quale il contributo non veniva concesso. Infatti, fino ad oggi, per la legge statunitense gli individui al di sotto della soglia di povertà non erano considerati idonei a ricevere misure assistenziali in denaro.

Il Circolo di Protezione – ampia coalizione (quasi 100 milioni di membri) di leader cristiani degli Stati Uniti, tra cui cattolici, protestanti evangelici, protestanti ecumenici, chiese storiche afroamericane e chiese latine, che lotta contro la povertà e la fame attraverso il lavoro di advocacy –alla fine di gennaio aveva inviato una lettera a tutti i membri del Congresso e ai funzionari chiave dell’amministrazione Biden, esortandoli a rinnovare aiuti finanziari per affrontare le «crisi legate alla pandemia, alla recessione economica e al razzismo sistemico». Nella lettera si chiedeva ai membri del Congresso di entrambi gli schieramenti di lavorare insieme per affrontare i bisogni urgenti di milioni di americani.

«Sono grato al Congresso e al presidente Biden per il Piano di salvataggio americano», ha commentato qualche giorno prima della sua approvazione Jim Winkler, presidente e segretario generale del NCC, che riunisce 38 comunioni e oltre 35 milioni di cristiani. «Vorrei evidenziare, che se un’ampia coalizione di gruppi cristiani, che hanno posizioni ideologiche diverse, possono unirsi per sostenere questa legislazione, allora non ci sono scuse per il Congresso per non votare in modo schiacciante quello che è un disegno di legge popolare che ridurrà la povertà, fornirà l’assistenza necessaria a stati enti locali, e finanzierà le scuole».

Il crollo economico dovuto alla pandemia ­– ha dichiarato ancora il NCC – ha messo in luce la debolezza della rete di sicurezza sociale americana, comprese le disuguaglianze economiche e sanitarie, e la natura precaria della presunta prosperità americana. «Il NCC rinnova il suo impegno a chiedere che le risorse della nostra nazione vengano utilizzate per aiutare i più vulnerabili tra di noi».