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La Costituzione italiana ha quasi 73 anni…

Il 22 dicembre del 1947 l’Assemblea Costituente approva a scrutinio segreto, con 453 voti a favore e 62 contrari, la nuova Carta Costituzionale italiana che pochi giorni dopo (il 27 dicembre) sarà promulgata dal Capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola. La nuova Costituzione entrerà dunque in vigore il primo gennaio 1948.

«Una signora Costituzione» fu il titolo scelto due anni fa dal programma televisivo «Protestantesimo» di Rai Due curato dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei).

Allora ricorreva infatti il settantesimo anniversario della nostra Carta Costituzionale. Occasione che fu prontamente colta dalla redazione per raccontare il rapporto che i protestanti ebbero (e ancora hanno) con la Costituzione italiana.

Una serie di interviste e servizi da vedere e rivedere scrivevamo allora su Riforma per presentare il programma.

«Il primo dei quali dedicato alla Resistenza e alla figura di Willy Jervis, partigiano valdese, ingegnere meccanico alla Olivetti, capo militare del Partito d’azione, morto per un’idea d’Italia. Dopo cinque mesi di prigionia fu fucilato dalle SS a Villar Pellice (To) nelle “valli valdesi” del Piemonte, la notte fra il 4 e 5 agosto 1944».

Poi l’intervista a Carla Nespolo (recentemente scomparsa), allora presidente nazionale dell’Anpi in merito all’impronta antifascista della Costituzione. Protestantesimo si recò poi Sassari dove aveva documentato il voto del consiglio comunale che allora e all’unanimità varò una delibera antifascista e antirazzista.

«Per i protestanti italiani – affermava la rubrica Protestantesimo – elemento strettamente legato alla Costituzione è anche il principio supremo della laicità».

Per questo motivo il teologo valdese Daniele Garrone volle ricordare l’intervento nel 1946 in sede costituente dell’allora «Consiglio Federale evangelico» sui temi della laicità e della libertà religiosa.

Per parlare del difficile binomio «scuola e laicità» (tutt’altro che scontato e risolto e presente nell’attuale dibattito pubblico) era intervenuta in studio Silvana Ronco (intervistata cinque giorni fa dall’Agenzia stampa Nev), all’epoca consigliera Fcei e per lunghi anni presidente dell’Associazione 31 ottobre – per una scuola laica e pluralista. Protestantesimo a Bologna infine aveva raccontato le attività di un liceo della città.

In quella puntata del 2018 (visibile su Rai Play, se ancora disponibile) la conduzione in studio passò alla giornalista Catia Barone che prese il posto di Paolo Emilio Landi.