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Nuovo moderatore per la Chiesa di Scozia

Lord Jim Wallace è stato eletto nuovo moderatore della Chiesa di Scozia; diventerà dunque l’ambasciatore della Kirk in patria e all’estero il prossimo maggio.

Il 66enne delle Orcadi è il secondo anziano di chiesa e non pastore nei tempi moderni ad assumere il ruolo di 12 mesi che lo vedrà occuparsi di questioni importanti per la Chiesa e la sua missione.

Il moderatore designato, membro della Cattedrale di St Magnus a Kirkwall, ha detto: «Sono lieto di essere stato invitato ad assumere il ruolo e sono commosso e onorato che le persone abbiano riposto la loro fiducia in me. Sono sia entusiasta che sorpreso per la sfida e il compito che mi attende e, ad essere onesto, ho dovuto darmi un pizzicotto per realizzare che ciò sta effettivamente accadendo».

Lord Wallace è cresciuto in una famiglia cristiana – un cosiddetto «presbiteriano della culla» – e il suo defunto padre John è stato a sua un anziano di chiesa presso la Annan Old Parish Church di Annan, Dumfries e Galloway per ben 64 anni.

Nella sua giovinezza, il moderatore designato era un membro della Boys Brigade, coinvolto con Scripture Union ed è stato confermato nella fede mentre era uno studente di legge all’Università di Cambridge nel 1973.

Ordinato anziano in quella che era la chiesa di San Bernardo a Stockbridge, Edimburgo nel 1981, è membro della Session of St Magnus Cathedral dal 1990.

Lord Wallace, un ex leader dei Liberal Democratici scozzesi, ha detto che spera di utilizzare la posizione di moderatore per ispirare e incoraggiare le persone.

Sposato con Rosie con la quale ha due figlie adulte, Helen e Clare, l’avvocato e ex vice presidente della Camera dei Lord ha detto che la sua fede è una delle motivazioni che lo ha “spinto” in politica. E’ stato per due brevi intervalli primo ministro scozzese e ministro per la Giustizia per 4 anni, oltra ad aver ricoperto numerosi altri ruoli a livello scozzese e britannico.

«Sono entrato in politica per fare una differenza positiva nella società e la mia motivazione è radicata nella mia fede cristiana», ha aggiunto. È una convinzione fondamentale che se le persone devono vivere la vita in tutta la sua pienezza come promesso da Gesù, ciò ha implicazioni per il tipo di società che vogliamo avere. Le persone devono avere una buona salute, una solida istruzione, un lavoro gratificante e un ambiente sano. Spero che i miei anni di esperienza nella vita pubblica come deputato per le Orcadi e le Shetland mi saranno utili nello svolgere i doveri di moderatore dell’Assemblea Generale».

Lord Wallace ha detto che la nomina di un moderatore proveniente dalle Orcadi dimostra ancora una volta che la Kirk è una Chiesa nazionale.

«Spero di poter riflettere in parte lo spirito della vita dell’isola», ha aggiunto.

«Quando ho letto che l’Arcivescovo Desmond Tutu descriveva il significato di “ubuntu”- “Io sono perché siamo” – l’ho riconosciuto come una descrizione del flusso e riflusso della nostra vita sull’isola».

All’inizio di questo mese, l’Assemblea generale ha approvato una serie di misure per garantire che la Chiesa operi in modo più efficace ed efficiente.

Alla domanda se pensava che la Kirk avesse un futuro positivo, Lord Wallace si è detto fiducioso che continuerà a riformarsi e crescere.

«E se vogliamo essere gli strumenti della missione di Dio, allora dobbiamo avere un’ idea di futuro ed è nostro dovere farlo bene e essere all’altezza della sfida di quella missione. La pandemia di COVID-19 ha portato a vere sfide per la Chiesa e vorrei cercare di aiutare a garantire un processo volto a ottimizzare tutto ciò che di positivo possiamo trarre da questa esperienza.

Lord Wallace ha aggiunto che è incoraggiante vedere così tante congregazioni che sviluppano uno stile innovativo di culti e incontri online che hanno coinvolto più persone di quelle che normalmente entrerebbero in chiesa di domenica mattina.

«Molte persone hanno un desiderio spirituale e la Chiesa deve essere agile, innovativa e fantasiosa su come soddisfare tale esigenza», ha aggiunto.

«Ma non è solo attraverso forme di culto che abbiamo assistito a reazioni positive. Negli ultimi sei mesi, le persone hanno raddoppiato gli sforzi per farsi avanti, facendo di tutto per aiutarsi a vicenda e prestare aiuto ai membri vulnerabili delle nostre comunità. Quello spirito di servizio al prossimo è qualcosa su cui vorrei aiutare la Chiesa a costruire il proprio domani. Come anziano, spero che il mio anno sarà una fonte di incoraggiamento per altri anziani e membri di congregazioni che già svolgono un ruolo molto importante nella vita della loro chiesa e comunità.

Stiamo vivendo in un momento in cui probabilmente saremo chiamati a ruoli attivi più che mai, dato il numero decrescente di ministri in carica e le sfide che ci attendono mentre lentamente emergiamo da questa pandemia».

Il moderatore designato spera di poter utilizzare il ruolo per cercare di promuovere il tema della giustizia – sociale, economica e climatica – mentre il paese si dovrà ricostruire dopo questo difficile periodo.

«La giustizia climatica è una vera sfida e abbiamo un’opportunità, dato che il vertice delle Nazioni Unite sul clima si terrà in Scozia il prossimo anno, affinché la Chiesa sia una voce importante e potente», ha aggiunto.

«Le chiese dovrebbero essere in prima linea in questa campagna. Siamo gli amministratori della creazione di Dio ed è assolutamente fondamentale che la Chiesa cerchi di salvaguardare tale integrità».

Lord Wallace non prenderà parte alla campagna elettorale del Parlamento scozzese il prossimo anno.

La dott.ssa Alison Elliot è stata il primo anziano della Chiesa di Scozia nei tempi moderni ad assumere il ruolo di moderatrice dell’Assemblea generale, servendo nel 2004-2005.