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2 ottobre, Giornata Internazionale della non violenza

«La non violenza – ricorda il sito Onuitalia.it – è una filosofia che nel tempo si è evoluta in vera e propria strategia, il cui ideatore appartiene alla memoria collettiva: il Mahatma Gandhi. Con la Risoluzione A/RES /61/271, le Nazioni Unite hanno deciso di consacrare proprio il giorno della nascita di Gandhi, il 2 ottobre, alla non violenza». Come affermato nella Risoluzione, la Giornata consente di «diffondere il messaggio della non violenza, anche attraverso l’istruzione e la sensibilizzazione delle comunità», al fine di «assicurare una cultura di pace, tolleranza, comprensione».

Questa Giornata rappresenta un’occasione per commemorare la vita e il pensiero di Gandhi, ancora oggi fonte di ispirazione dei movimenti non violenti in tutto il mondo. La teoria alla base delle azioni non violente fu in origine generata dal concetto di disobbedienza civile, nello specifico alle leggi dell’allora Impero britannico.

Secondo il principio per cui, «giusti mezzi portano a giusti fini». L’utilizzo della violenza nella lotta al colonialismo appariva a Gandhi del tutto insensato se l’obiettivo era la realizzazione di una società pacifica. 

Queste idee semplici quanto rivoluzionarie garantirono all’India l’indipendenza.

L’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai ha deciso di celebrare la Giornata Mondiale della Nonviolenza partecipando al Festival dello Sviluppo sostenibile promosso on-line dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), una rete di organizzazioni della società civile italiana sui temi della sostenibilità ambientale, economica e sociale. 

Questa sera alle 19 sarà presentato in anteprima un mini-film realizzato dal regista Mariano Lamberti dal titolo: Cambio io cambio il mondo

Un cortometraggio che racconta tre storie basate sul concetto di azione e trasformazione. 

L’iniziativa è parte della Campagna internazionale a sostegno degli SDG’s promossa dalla Soka Gakkai dal titolo: «Pensare globalmente, agire localmente, cambiare interiormente», che durerà in tutto il mondo fino al 2030 e prevede diverse modalità di sensibilizzazione da eventi internazionali e locali alla produzione di video e mostre. 

Gandhi per identificare la nonviolenza usava la parola «satyagraha», che significa appunto forza della verità.