«Mamma, mamma … non riesco a respirare!»
The Circle of Concerned African Women Theologians ha pubblicato una dichiarazione intitolata «Mamma, mamma … non riesco a respirare!» e nella quale è espresso il dolore per la morte di George Floyd proprio quando era tra le «mani» della polizia.
«Floyd, ha invocato invano che si potesse salvare la sua vita, sino a quando non ha dovuto cedere alla morte», recita la dichiarazione.
Una profonda ferita, quella del razzismo che «non si annida solo negli Stati Uniti. È una struttura mondiale di oppressione – si legge nella dichiarazione – sin dai tempi del colonialismo; quando il razzismo era uno strumento necessario per affermare la supremazia bianca».
Da allora quel “virus” è diventato pandemia «ed è rimasto vivo nell’economia globale, nella politica e nei sistemi di conoscenza e educazione», recita il testo.
«Siamo chiamati, tutte e tutti, a rimanere eternamente attenti all’appello che Loyd ha sussurrato ormai privo di voce per poterlo urlare a sua Madre: “Mamma! Mamma … non riesco a respirare!».
Le madri di tutto il mondo «sono oggi chiamate a intraprendere un viaggio per la giustizia, per la pace; a lottare contro ogni omicidio, contro ogni forma di razzismo e qualsiasi altra le altre forma di discriminazione», esorta ancora la dichiarazione.
«Siamo chiamate a proteggere la salute di tutte le vite umane opponendoci ai perversi “meccanismi della discriminazione” cercando quello spazio di unione e vicinanza comune per nutrire tutte le vite”, si legge «sino a quando non saremo riuscite, veramente, a rendere dignità e libertà a ogni membro oppresso della comunità terrestre, saremo perseguitate dalla urgente di George Floyd, “Mamma! Mamma …. non riesco a respirare!”».