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Fissare lo sguardo su Gesù

Perché dunque hai disprezzato la parola del Signore, facendo ciò che è male ai suoi occhi?
II Samuele 12, 9

Deponiamo ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge, e corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta, fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta
Ebrei 12, 1-2

La fede come gara da correre – un’immagine che riconosciamo? Conosciamo la gara, oggi tutta la nostra vita pare essere una gara. Se non ti metti in competizione, perdi ogni cosa nella società, al lavoro. Il nostro sistema è tutta una gara, e molto più spesso si desidera uscire da questa gara e riprendere fiato. Chi di noi vede la fede come una gara da correre? È un’immagine che ci coinvolge? Poi le gare di oggi, quelle sportive, hanno perso lo spirito di un tempo e gli interessi economici pesano più di quelli sportivi, per non parlare della violenza che gira intorno allo sport. La fede, dunque, è come una gara da correre? Tutta la frizione che si svolge intorno a una gara non è quella che ci auguriamo di trovare dentro le nostre comunità. 

Chi ha scritto questa lettera prende spunto proprio da una gara sportiva. L’immagine della gara implica che sono in atto delle potenze avverse, delle resistenze: scoraggiamento, usura, ostacoli. Sono momenti che ognuno di noi incontra nella sua vita. Qui nella lettera agli Ebrei si ha in mente la situazione della comunità, dove i membri vivevano la resistenza e l’oppressione del mondo ostile. Noi non rischiamo più prigionia, odio o morte, ma le potenze avverse, le resistenze le viviamo anche noi. Nella vita comunitaria magari in modo meno drammatico, ma nella vita personale sono terribilmente presenti. I pesi non ci mancano. Prima di iniziare a correre, il corridore depone i pesi, perché deve essere il più leggero possibile. E qui arriviamo alla buona notizia: possiamo deporre i nostri pesi prima di correre la gara. Possiamo farlo, fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta.