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Stare uniti per contrastare il terrorismo

Ieri nel quartiere di Streatham, periferia sud di Londra, un giovane – identificato come Sudesh Amman, 20 anni, già sotto sorveglianza attiva della polizia – ha accoltellato tre persone a caso per strada, prima di essere ucciso dalla polizia che ha parlato di «atto di terrorismo». 

Il sindaco di Londra, Sadiq Khan, ha ringraziato la polizia e i servizi di soccorso, mentre ha puntato l’indice contro i terroristi che «cercano di dividerci» e di cambiare «il nostro modo di vivere. Non ci riusciranno mai», ha chiosato Khan.

Della necessità di stare insieme hanno parlato anche Jatinder Singh Birdi e il vescovo Jonathan Clark, copresidenti dell’Inter Faith Network for the UK– organizzazione impegnata da oltre trent’anni a promuovere il dialogo interreligioso e la cooperazione – rivolgendo i loro pensieri e le loro preghiere a tutti coloro che erano stati colpiti dall’attacco.

«Dobbiamo stare insieme per contrastare il terrorismo e le ideologie che lo promuovono», hanno detto.

Il pastore Christopher Chessun, vescovo di Southwark, ha ringraziato la chiesa di St Leonard che ha prontamente aperto le sue porte affinché la gente entrasse e «trovasse pace e solidarietà» dopo l’attacco. «Sono lieto che la chiesa di St Leonard a Streatham, sia stata in grado di sostenere i servizi di emergenza impegnati a prendersi cura di coloro che erano stati feriti e a riportare la calma nella zona», ha dichiarato Chessun.

Invitando i cristiani a «pregare per la pace e la fine della violenza nei nostri quartieri», il vescovo di Southwark ha scritto una preghiera di intercessione per il popolo di Streatham:

«Dio della consolazione, Dio della pace,

custodisci coloro che sono coinvolti negli eventi di Streatham,

guarisci coloro che sono stati feriti,

calma quelli che sono stati sconvolti,

rassicura coloro che hanno paura

e porta la pace nelle nostre strade.

Nel nome di Gesù. Amen».