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Tra percezione e realtà

Il Nord Est, considerato il motore economico dalla nostra Nazione, è stato interpellato per capire quali fasce sociali rischiano di pagare il prezzo più alto per la manovra economica. 

A promuovere il sondaggio è stato L’Osservatorio sul Nord Est curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Una ricerca demoscopica dedicata alla discriminazione relativa alla manovra economica e condotta tra il 18 e il 21 novembre 2019 grazie alle interviste realizzate su un campione statisticamente rappresentativo di popolazione maggiorenne e residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento. 

L’Osservatorio diretto da Ilvo Diamanti ha evidenziato il recente sentire comune. Emerge che a soffrire maggiormente per la manovra economica sarebbero i Rom per il 72% degli intervistati e a seguire gli immigrati, con un 70%. Per il 60% delle persone interpellate a farne le spese sarebbero i musulmani e le persone di colore; per il 54% gli omosessuali, per il 52% le persone affette da handicap

Donne e anziani per il 46%. Chiudono la graduatoria, gli ebrei per il 35% delle persone coinvolte dal sondaggio e i giovani per il 27%. Infine, anche se può sembrare strano, ma questo è un dato, i cattolici per il 21% degli intervistati.

É stata poi presa in considerazione la variabile anagrafica. 

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Tra gli under 44 l’opinione dice che sono gli immigrati salire in classifica, rubando il posto ai rom con una percentuale alta: l’83%. Seguono le persone di colore per il 71% degli intervistati e i Rom per il 77%. 

La stessa domanda è stata posta a elettori politici. 

Per gli elettori di Lega e FdI, a rischio sono di nuovo i Rom (60-65%) e gli immigrati (55-62%) e a seguire musulmani (51-58%). Le persone di colore e i disabili occupano il quarto e quinto posto tra gli elettori della lega (53 e 50%) e tra chi vota FdI, i disabili e le donne (48 e 45%). Chi guarda invece al M5s mette ai primi posti i Rom (88%) e gli immigrati (87%) e ancora i musulmani (71%), seguiti da persone di colore (69%) e disabili (65%). Omosessuali e donne precedono anziani ed ebrei, mentre chiudono giovani. Gli elettori di Italia Viva pensano invece che siano gli immigrati le fasce  sociali a essere colpite e penalizzate per prime (86%) e poi le persone di colore (80%) e i Rom (72%). 

La legge 2019 stabilisce un taglio di 7 miliardi, toccando anche l’immigrazione. Per legge i ministeri devono operare tagli per un miliardo di euro l’anno. Lo sforzo richiesto potrebbe essere però ben superiore e pari a 3-4 miliardi. Previsto un taglio specifico di 1,3 miliardi di fondi destinati all’immigrazione (in tre anni), 500 milioni nel 2019.