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Simboli religiosi e politici, un commento dalla Francia

Jacques de Saint Victor è uno storico, scrittore e critico letterario francese, visiting professor all’università di Roma Tre. Alcuni suoi volumi sono stati tradotti anche nella nostra lingua.

A lui il quotidiano transalpino cattolico La Croix ha chiesto un commento sulle recenti vicende politiche italiane, con particolare riferimento all’utilizzo di simboli religiosi da parte del ministro dell’Interno.

Qui di seguito il commento di Saint Victor:

«Ricordiamo innanzitutto che la religione cattolica occupa un posto di rilievo nella vita sociale e politica italiana e che l’Italia non conosce una separazione tra Chiesa e Stato chiara come in Francia. Il Vaticano non è solo fisicamente presente in Italia, ma anche nei dibattiti politici e nelle questioni etiche e morali.

Tuttavia, il premier dimissionario Giuseppe Conte, egli stesso un fervente cattolico, ha intrapreso un attacco virulento a Matteo Salvini martedì 20 agosto, dopo che quest’ultimo ha baciato il suo rosario e parlato della vergine Maria al Senato. Giuseppe Conte ha parlato di una «incoscienza religiosa» che rischia di «oscurare il principio della laicità». Il fatto che egli evochi questo principio, molto poco usato in Italia dove troviamo ancora crocifissi nelle scuole e nei tribunali, mi è sembrato sorprendente. In realtà, ciò che il Primo Ministro ha ritenuto discutibile non era tanto il riferimento alla religione, piuttosto comune, quanto il suo uso ostentato.

Per Matteo Salvini, infatti, parlerei più che altro di «religiosità amorale» (in riferimento al concetto di “familismo amorale”, diffuso in Italia). Strumentalizzata, la religione viene utilizzata come oggetto simbolico, attraverso gesti che hanno, soprattutto, un significato resistenza civile. L’ex ministro degli interni cerca di dimostrare di difendere la civiltà cristiana, in un’Italia che ritiene minacciata dall’ascesa dell’Islam. I migranti, così come le nascite in declino, minacciano, secondo lui, la civiltà cristiana in Italia.

Attraverso questi gesti molto dimostrativi, Salvini cerca di rafforzare la sua popolarità con frange conservatrici che non hanno tutti votato per il suo partito, ma per Forza Italia (a destra) o il Partito Democratico (risultante in particolare dalla defunta Democrazia Cristiana). In effetti, il leader della Lega invia un messaggio all’elettorato cattolico conservatore che non si riflette nel discorso di Papa Francesco, in particolare sulla questione dei migranti. Vuole dimostrare di difendere la civiltà cristiana meglio del papa, perché comprenderebbe, meglio di lui, le sfide che lei ha oggi.

Infine, la pietà mariana di Matteo Salvini assume un significato particolare in Italia, che è in qualche modo la patria delle madri, delle mamme. La Madonna è considerata una forza protettiva. Penso che la volontà di Salvini sia di affermare agli italiani che lui può proteggerli a loro volta».