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Via la campana di Hitler

Non è la prima volta che una “campana nazista” fa discutere. Nel marzo dello scorso anno avevamo dato la notizia della scoperta, in un paesino della Renania-Palatinato, Herxheim am Berg, che la campana della chiesa luterana locale riportava simboli e scritte del periodo nazista. Dall’episodio erano nati accesi dibattiti, c’era chi voleva rimuovere subito quelle tracce infamanti e chi invece voleva mantenere ciò che, volenti o nolenti, fa parte del passato del paese (e del Paese). Il punto è proprio questo: qual è il confine tra la conservazione del ricordo di un’ideologia che ebbe conseguenze orrende, mantenuto come monito per il futuro, e la celebrazione di tale ideologia?

Il compromesso trovato in quel caso, respinta dal consiglio comunale l’ipotesi della rimozione, fu di apporre una targa per spiegare la storia della campana, contestualizzando quelle scomode incisioni. Ma, di sicuro, da allora il suo suono è parso a molti assai meno gradevole che in passato.

Diversa sorte avrà invece la campana della cappella di San Wendelinus a Essingen, meno di 40 km da Herxheim am Berg, come riporta l’agenzia stampa protestante tedesca (Epd).

Qui, alla fine di un iter che dura dal 2017, la decisione trasversale è stata di sostituire la campana, mettendo d’accordo il consiglio comunale (anche qui infatti, essendo la campana di proprietà comunale è stato innanzitutto quest’ultimo a prendere una decisione), l’associazione San Wendelinus e le comunità protestante e cattolica, che si dividono l’utilizzo della chiesa. Come ha dichiarato all’Epd il pastore di Essingen, Richard Hackländer, «la nuova campana dovrebbe suonare per la prima volta a Pentecoste, in occasione di una celebrazione ecumenica per commemorare le vittime del nazismo».

Il costo dell’operazione, che si aggira sui 10.000 euro, sarà coperto da un apposito fondo istituito dalla Chiesa regionale del Palatinato proprio in seguito alla disputa di Herxheim am Berg. Nella regione, sono cinque le campane “problematiche”, portanti iscrizioni del periodo nazista. Quella di Essingen, datata 1936, sarà consegnata in prestito permanente al Museo storico del Palatinato a Spira (quindi non molto lontano dalla sua collocazione originaria), come significativa testimonianza storica. La campana ha infatti una particolarità: oltre alla croce uncinata e all’iscrizione che ne indica la produzione «quando Adolf Hitler ha dato la spada e la libertà al popolo tedesco», nell’interno è presente una seconda dedica, accanto a un’altra svastica: «Alla memoria dei tedeschi che morirono nella lotta per la rivolta nazionale». Pare che questa incisione si riferisca al cosiddetto «Putsch di Monaco», il fallito tentativo di colpo di stato guidato da Hitler nel novembre 1923, e in particolare ai 16 che caddero nello scontro con la polizia davanti alla Feldherrnhalle, poi sepolti nel tempio degli eroi nella stessa Monaco di Baviera, e in seguito commemorati come «martiri del movimento».