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“La mia grazia ti basta”

Preceduta nella serata di ieri dall’incontro organizzato dalla Federazione giovanile evangelica in Italia (Fgei), si è aperta a Montesilvano (Pescara) la 45a Assemblea dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (Ucebi), composta da oltre 150 partecipanti, fra pastori e pastore, delegati e delegate delle chiese battiste presenti nel nostro paese e ospiti e osservatori di chiese sorelle. Il riferimento biblico che guida i lavori è «La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza» (2 Corinzi 12, 9).

Proprio a partire da questo testo, nel culto di apertura il presidente del Comitato esecutivo dell’Ucebi, Giovanni Arcidiacono, ha posto all’Assemblea alcuni interrogativi impegnativi. La grazia di Dio è «il suo dono che contiene tutti gli altri» – ha detto – innanzitutto si tratta di essere consapevoli del ruolo che ci viene affidato: «non ci sono tra voi – scrive Paolo (1 Corinzi 1, 26-29) – molti sapienti secondo la carne, né molti potenti, né molti nobili; ma Dio ha scelto le cose pazze del mondo per svergognare i sapienti; Dio ha scelto le cose deboli del mondo per svergognare le forti; Dio ha scelto le cose ignobili e le cose disprezzate, anzi le cose che non sono, per ridurre al niente le cose che sono, perché nessuno si vanti di fronte a Dio».

Alle comunità di credenti si richiede dunque di essere «una comunità scelta da Dio in cui il suo “Ma”, il “Ma” avversativo alla realtà del mondo e che sostanzia la fede, abbia cittadinanza»: nella vita dei credenti stessi e nella vita comune della chiesa. Poiché la chiesa è fatta di uomini e di donne, essa vive le difficoltà della nostra stessa esistenza: e tuttavia la grazia, che è al contempo «misericordia, fedeltà, fermezza e giustizia», irrompe nella nostra realtà mondana e fragile. «La grazia ha bisogno solo della nostra debolezza, perché laddove c’è la debolezza e dove questa è riconosciuta, la potenza di Dio interviene». Le chiese battiste in Italia, nel segno della fiducia in questa grazia liberante, hanno vissuto alcuni momenti significativi: «2013: 150° anniversario della presenza battista in Italia; 2017: 500° anniversario della Riforma protestante; 2018: 50° anniversario della morte di M. L. King», e tuttavia, proprio interrogandosi su se stesse come avviene ogni due anni (l’ultima Assemblea si era svolta nel 2016 a Chianciano) le chiese si chiedono: «in che senso la grazia di Dio è bastata e basta ancora oggi alle nostre chiese? Alla nostra Unione? Qual è il grado di comprensione che le chiese e i singoli battezzati hanno oggi della grazia di Dio? In un mondo globalizzato in cui tutto è mercato, in cui tutto si compra, in cui i “poveri” diventano sempre più poveri e in cui il più forte prevale sul più debole, in cui ai giovani è stato rubato il loro futuro, cosa significa per me, per noi tutti, per le piccole e deboli chiese battiste in Italia: “La mia grazia ti basta”»?

All’Assemblea il compito di iniziare a dare delle risposte, a trovare motivi di incoraggiamento reciproco, a perseverare nella fede.

Foto di Pietro Romeo